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Torino Primavera, il gol è una maledizione e i playout si avvicinano

Primavera / La rete annullata a Singo ha cambiato il volto a una partita che poteva far svoltare la stagione

Roberto Ugliono

Gli episodi possono svoltare un'intera stagione, in positivo e in negativo. Nel caso della sconfitta a Firenze della Primavera del Torino è il secondo caso. La partita si può riassumere in tre momenti: il gol annullato Singo, l'occasione sciupata da Klimavicius e la rete segnata da Spalluto nel ribaltamento di fronte. Ovvio, ne sono successe altre di cose, come l'ennesimo palo colpito dai granata in questa stagione, ma questi tre momenti del primo tempo fanno capire quanto gli episodi siano estremamente decisivi. Il Torino è passato da un possibile vantaggio a uno svantaggio che non è riuscito a recuperare, che tradotto significa: se la salvezza poteva essere più vicina con il gol di Singo, quello di Spalluto l'ha complicata. Rimane comunque vero che con i se e con i ma non si va da nessuna parte ed è quindi più giusto affidarsi ai dati di fatto, alla realtà.

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SEGNALI - Il primo e più lampante è che ora i granata si trovano a un punto di vantaggio da una Fiorentina che pare in ripresa. Il calendario stesso non aiuta la squadra di Sesia, che dovrà affrontare molte partite decisive in trasferta (Bologna, Lazio, Empoli e Sassuolo), mentre tra le mura domestiche solamente il Chievo e il Pescara. Il secondo dato di fatto è la crescita del gruppo e dei singoli. A Firenze si è visto il miglior Gonella della stagione, finalmente devastante e imprendibile (soltanto Brancolini gli ha negato la gioia del gol). Marcos Lopez sta diventando sempre di più un giocatore di spessore e determinante, in grado di dare sicurezza alla difesa. Garetto è un ragazzo completamente diverso rispetto a inizio stagione, molto più calato nella realtà Primavera. Rotella può essere un'ottima carta da giocare. Klimavicius non sarà un bomber, ma può dare quell'imprevedibilità che in avanti serve al Torino. Insomma, ha ragione Sesia a essere soddisfatto, perché - in questo momento - i suoi ragazzi difficilmente possono fare di più.

COSA MIGLIORARE - Addirittura si è vista più continuità e maturità nel gestire le situazioni per larghi tratti della partita. Con la conferma della voglia di ribaltare situazioni di svantaggio e il carattere di prendere in pugno la gara. Da migliorare qualcosa c'è. In particolare l'eccessiva frenesia che questa squadra ha nei minuti finali. Come contro il Sassuolo e contro il Genoa, nell'ultimo quarto d'ora il Torino ha cercato con troppa insistenza il lancio lungo come soluzione per accelerare le giocate, non riuscendo a far girare la palla per trovare il giusto varco. In questi momenti serve essere più coraggiosi e cercare di tenere il possesso, così da non perdere tempo e possibilità di crearsi la fortuna. Da qui deve passare il percorso di maturità, un percorso che fin qui sta dando buoni risultati. Se il Torino vuole diventare artefice del proprio destino, deve anche migliorare sotto questi aspetti.