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Pillon a TN racconta Gravillon: “Ottimo per Juric, è forte nell’uno contro uno”

Pillon a TN racconta Gravillon: “Ottimo per Juric, è forte nell’uno contro uno” - immagine 1
In esclusiva su Toro News le parole dell’allenatore che ha lanciato nel calcio italiano il difensore della Guadalupa. Correva la stagione 2018/2019 e il contesto era quello di Pescara

Andrea Calderoni

Andreaw Gravillon ha esordito in maglia granata nel finale del match contro il Milan di venerdì 10 febbraio. Toro News ha deciso di affidarsi in esclusiva a mister Giuseppe (Bepi per tutti) Pillon per tratteggiare il profilo del difensore della Guadalupa, 25enne dallo scorso 8 febbraio. Pillon ha allenato Gravillon ai tempi del Pescara e ha favorito l’esplosione nel calcio italiano del difensore. Correva la stagione 2018/2019 e Gravillon in Abruzzo lasciò un’impronta importante.

Buongiorno mister. Cosa ci può dire su Gravillon?

“Un bravissimo ragazzo. L’ho avuto molto giovane a Pescara e fece un grandissimo campionato con noi. Fu la vera sorpresa di quella squadra. Quando arrivai, non lo conoscevo bene ma allenamento dopo allenamento iniziai ad apprezzarlo e così lo lanciai titolare. Mi ricordo ancora che debuttò a Terni e sfornò una bellissima prestazione. Da quel momento fece sempre meglio”.

Tanto da meritarsi la chiamata dell’Inter.

“Sì, nel gennaio 2019 fu prelevato dall’Inter a titolo definitivo per una cifra piuttosto significativa e poi fu rigirato in prestito al Pescara fino al termine della stagione. Per Gravillon il Pescara è stato un trampolino di lancio”.

Pillon a TN racconta Gravillon: “Ottimo per Juric, è forte nell’uno contro uno”- immagine 2

Quali sono le sue caratteristiche?

È un giocatore interessante perché è esplosivo, veloce e sa giocare bene la palla. Si tratta di un giocatore duttile che fa il bene di una squadra. Può starci tranquillamente in una difesa a tre o a quattro”.

Quindi ben si adatta alla difesa a tre di Ivan Juric?

“Sì, può fare sia il braccetto sia il perno centrale. Essendo molto esplosivo e atletico, è molto forte nell’uno contro uno: è quindi perfetto per il modo di giocare di Juric. In fase difensiva sa il fatto suo, anche perché munito di un’ottima progressione. In fase di costruzione è altrettanto bravo. Penso che con Juric possa migliorare tanto”.

Caratterialmente che ragazzo ricorda?

“Era molto giovane all’epoca. Spero che sia maturato, anche attraverso l’esperienza in Francia. L’augurio è che possa mettere in atto quanto appreso nel Torino”.

Che idea si sta facendo della stagione del Torino?

È una stagione positiva. Si vede la mano dell’allenatore, che è molto bravo e preparato, non lo dico soltanto io ma quasi tutti. Credo che il Torino sia gestito molto bene dalla panchina”.

Si può ambire all’Europa?

“Non è semplice, servono pazienza, lavoro e qualche innesto nella prossima stagione. La squadra va potenziata perché davanti ci sono club importanti”.

Chi la sta sorprendendo di più nel Torino?

“In generale, mi piace la squadra. Apprezzo i movimenti in campo. Un allenatore guarda raramente il singolo e si concentra sull’intero collettivo; in tal senso il Torino funziona”.

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