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Ezio Rossi sullo scambio di maglie Bayeye-Pogba: “Chi può insegnargli cos’era il derby?”

Ezio Rossi sullo scambio di maglie Bayeye-Pogba: “Chi può insegnargli cos’era il derby?” - immagine 1
Ezio Rossi ha raccontato attraverso un post su Facebook il suo punto di vista in seguito allo scambio di maglie tra Bayeye e Pogba

Redazione Toro News

Tante le polemiche in seguito allo scambio di maglie tra Bayeye e Pogba. Sull'episodio di ieri sera - martedì 28 febbraio - si è espresso anche Ezio Rossi, leggenda granata, che attraverso un post su Facebook ha raccontato il suo punto di vista, come sono cambiati i tempi e il suo modo di vivere il derby della Mole.

"Vedo tanti post polemici con la foto di Bayeye e Pogba che hanno scambiato la maglia sorridenti - inizia a scrivere l'ex granata - . Io dico che Bayeye non ha nessuna colpa per quello che ha fatto, che ne sa un ragazzo che arriva dalla Francia e arriva dal Carpi, di cos’era il Toro, cos’era il derby? Chi può insegnarglielo in una squadra dove il 99% dei suoi compagni non ha mai indossato la maglia del Toro, viene da ogni parte del mondo e fino al giorno prima di firmare il contratto, probabilmente non sapeva neanche dov’era Torino. Come può imparare cos’era il Toro, cos’era il derby, se in questa società tra i vari compagni, dirigenti e lacchè, non c’è una sola persona che conti, che abbia vissuto cos’era il Toro, cos’era il derby, cos’era il Filadelfia…".

"Io nella mia carriera ho giocato tra giovanili e prima squadra una trentina di derby - prosegue Ezio Rossi raccontando la sua esperienza - , ho scambiato una sola volta la maglia per regalarla ad un mio grande amico, purtroppo tifoso bianconero, l’ho portata fuori dallo stadio nascosta in una borsa, e gliel’ho consegnata prendendola con due dita per non sporcarmi le mani. Nella mia collezione di maglie vintage non ho una maglia della Juve. Già ma io avevo oltre alla mia famiglia, dei compagni, un Presidente, degli allenatori e dei dirigenti che avevano fatto la storia del Toro, e sapevano spiegarmi cos’era un derby, cos’era il Grande Torino e respiravo la leggenda del Filadelfia".

"Ricordo ai giovani eroi che tifano Toro senza averlo mai visto, che nel settore giovanile noi eravamo più forti, e più organizzati e vincevamo quasi sempre iderby - aggiunge la leggenda granata - . In prima squadra loro erano più forti, più ricchi e più potenti anche allora, ma noi qualche derby lo vincevamo e riuscivamo anche ad arrivare secondi, quarti, quinti, sesti in campionato, e fare la Coppa UEFA. Sicuramente io sono solo uno dei tantissimi vecchi patetici nostalgici, che hanno avuto la fortuna di vivere il granatismo, che però riconoscono che il mondo è cambiato, il calcio è cambiato, i calciatori sono cambiati e purtroppo, il nostro Toro in questo mondo è morto. Cerchiamo di mantenere vivo un lumicino, nella speranza che un giorno, un Toro degno del suo passato, risorga dalle ceneri di questa società", conclude Ezio Rossi.