Improvvisamente, a dare un segno importante ci ha pensato Francesco, decidendo di respirare autonomamente (se leggerai della malattia, scoprirai che non è consuetudine che accada, a meno che il bimbo non abbia DECISO DI FARLO) e si è tirato fuori da solo stubandosi, addirittura, e aiutando il recupero della mamma. Un'infermiera, ad un certo punto, si avvicina all'incubatrice dove riposava vittorioso Francesco e ci attacca il pupazzo di un TORO...Questo bimbo non può essere che del TORO, mi dice, ha una forza di reazione che non lo ferma nessuno, anche quando lo danno per morto (era accaduto il giorno prima, durante la crisi durante la quale lui si era stubato dall'ossigeno e l'intuizione di una grande dottoressa ne aveva capito la volontà e non lo aveva più intubato...Mi disse ancora l'infermiera. 'Mio figlio è un Ultras della Maratona e questo TORO me lo ha dato lui da appendere sulla culla... e vedete di lasciarcelo anche se foste di una qualsiasi altra squadra, anche se foste gobbi...' (detto con visibile ribrezzo). La dottoressa, che lo aveva capito, diceva che quel bimbo nascondeva in lui una forza inusuale e che, se fossimo stati d'accordo, avrebbero utilizzato il suo DNA per studiare la malattia, per trovare qualcosa, visto che cure non ne esistono. Per due mesi sono stato a fianco di quella culla, coperta da un telo granata, alternandomi a sostenere lui e Maria Luisa... curiosamente erano i mesi della rinascita, della squadra di eroi per caso che incarnavano uno spirito vestendo una maglia che li faceva diventare davvero eroi, che non mollavano mai fino all'ultimo anche quando perdevano...(continua)
mondo granata