Francesco è stato mandato a casa due mesi prima del previsto, data la sua VOGLIA di vivere, senza più flebo e senza respiratore...Il giorno di TORO - Mantova lui e la mamma erano al mare, io a casa. Alcuni Amici mi hanno portato allo stadio a vedere la finale...Ti lascio immaginare ciò che diventa difficile da descrivere...Tu che sai cosa significa stare al capezzale di un bimbo, accumulare la tensione e le mille altre cose che si rincorrono nel cuore e nella testa, sfogarle in quella serata magica, dove non ho nemmeno urlato, ho solo pianto... di gioia ovviamente. Il giorno dopo ero da loro e ho scattato la foto che ti allego. La cosa straordinaria, per noi, stava nel gesto della manina, che rappresentava un movimento non proprio consueto, nelle sue condizioni... ma che ci ha dato il senso di ciò che quell'infermiera ha voluto donarci col suo pupazzo del TORO... un senso che dura tutt'ora...Scusa se ti ho occupato la posta con questa lunga storia, ma sento, al di là del non conoscerti personalmente, che sai bene di cosa sto parlando e questo, insieme al TORO, fa di noi fratelli per davvero. Grazie a Roberto e Mari, grazie a Francesco, piccolo grande Guerriero - e che la vita gli sia serena.
mondo granata