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LA STORIA

Polemica a Candiolo: Academy Torino senza struttura, c’è dietro la Juventus?

Candiolo Granata
L'Asd Candiolo, circa 300 atleti, inserito nell'Academy del Torino Fc, si ritrova senza una struttura: sabato una nuova protesta in piazza

Andrea Calderoni

A Candiolo è scoppiata la polemica. Il motivo? L'assegnazione del Candiolo Village, l'unico centro sportivo comunale. Domenica scorsa, 19 giugno (e un'altra manifestazione è prevista nei prossimi giorni), sono scesi in piazza bambini, genitori e simpatizzanti dell'Asd Candiolo, scuola calcio élite che ogni hanno coinvolge circa trecento giovani atleti ed è all'interno del circuito Academy del Torino Fc. Non è stato infatti il sodalizio cittadino a essere premiato dal bando promosso dall'amministrazione comunale e così l'Asd Candiolo si è ritrovato a piedi senza più una struttura per allenarsi e giocare. A spuntarla è stato il Garino che ha avuto la meglio sul rilancio del canone annuale da pagare (2mila euro in più rispetto al Candiolo). Dunque, a oggi il Village di Candiolo, comune di poco meno di 6mila abitanti nella città metropolitana di Torino, è a disposizione non più del Candiolo, bensì del Garino, società sita nell'omonima frazione del comune di Vinovo, confinante proprio con Candiolo. Una società che, peraltro, è affiliata alla Juventus, ospitando nella sua struttura gli impegni di alcune squadre del vivaio femminile.

Candiolo, le motivazioni della scelta per il Village

All'uscita della notizia è scoppiata la protesta dapprima in rete e poi in strada. L'amministrazione comunale di Candiolo, che ha bandito l'assegnazione per seguire la strada della trasparenza, ha cercato di gettare acqua sul fuoco con la seguente nota: "L’ufficialità dell’assegnazione avverrà nei prossimi giorni, alla conclusione di tutti i passaggi di verifica previsti per legge. Sui social si sta scatenando una campagna denigratoria, offensiva e assolutamente disinformativa circa i criteri utilizzati per l’assegnazione. Abbiamo convocato per il 30 giugno alle 19 un incontro pubblico in cui verrà approfondito il percorso di preparazione alla gara, l’assegnazione della struttura sportiva ricreativa e il futuro utilizzo che non prevede assolutamente l’esclusione delle realtà candiolesi e locali".

Le ragioni dell'Asd Candiolo

I fedeli sostenitori dell'Asd Candiolo, dal canto proprio, mettono in evidenza parecchie criticità del bando stesso. In una mail spedita alla nostra redazione Walter scrive: "Perché il bando? L'amministrazione ha deciso, per dare apertura ad offerte diverse da quella dell'Asd Candiolo Academy Torino Fc di procedere con la procedura del bando pubblico rifiutando una proposta di miglioramento dell'infrastruttura offerta dall'Asd in cambio di un affido diretto (come nel 90% delle società sportive, da sempre i comuni hanno la squadra del proprio comune che ne rappresenta il simbolo e i colori dalla serie A alle semplici squadre dilettantistiche). La sorpresa l'abbiamo avuta all'uscita del bando, quando abbiamo trovato l'obbligo della compilazione della famosa terza busta che prevedeva un coefficiente di punti esponenziale sul principio del rialzo dell'affitto. Ora, basta una breve riflessione senza la necessità di studi accademici in economia per capire che il principio del rialzo fa parte di un esplicito interesse economico oltretutto legato a cifre piuttosto basse che hanno fatto ribaltare il risultato. La beffa (o vergogna) è data dal fatto che il progetto strutturale e sociale che l'Asd ha presentato è risultato vincente in commissione ma l'errore nella formula del rialzo, che è esageratamente premiante, ha fatto balzare al comando la società concorrente". La polemica a Candiolo è appena divampata: il prossimo 30 giugno si comprenderà meglio come finirà la vicenda che tocca indirettamente il Torino, essendo il Candiolo inserito nella rete dell'Academy granata. Intanto domani, sabato 25, bambini e genitori torneranno in piazza per una protesta pacifica.