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Roberto Rosato, dalle giovanili del Torino alla vittoria dell’Europeo

Roberto Rosato
Ricorre oggi l'anniversario della nascita di "Faccia d'Angelo", chierese purosangue

Redazione Toro News

Ricorre oggi l'anniversario della nascita di Roberto Rosato. "Faccia d'Angelo", chiamato così per la sua faccia da bravo ragazzo che andava in contrasto con i modi duri e decisi che aveva in campo, nacque a Chieri il 18 agosto 1943. Sono passati ormai dodici anni dalla sua scomparsa a seguito di una dura lotta durata dieci anni contro il cancro. Il difensore, cresciuto nelle giovanili del Torino, esordì in prima squadra il 2 aprile del 1961 contro la Fiorentina e da lì vestì per sei anni la maglia granata con la quale si mise in mostra. Fu uno stopper di grandi qualità con un rendimento costante e Nereo Rocco lo volle al Milan. Rosato si trasferì sotto la Madonnina dove vinse subito la Coppa Italia e in sequenza lo scudetto e la Coppa delle Coppe. Dopodiché, nel 1973 si trasferì al Genoa, club con il quale giocò per altre quattro stagioni  vincendo una volta il campionato cadetto. Al termine del campionato 76-77 si ritirò dal calcio professionistico. Ma l’amore per il calcio era troppo forte e Rosato continuò per due anni a giocare in Serie D con l’Aosta.

Anche con la Nazionale riuscì a togliersi le sue soddisfazioni vincendo il campionato d’Europa del 1968 in Italia. Nel 1970 partecipò ai mondiali in Messico, rendendosi protagonista nella semifinale contro la Germania, ritagliandosi uno spazio importante nella storia del calcio italiano.

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