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4 maggio, Pulici: “Un vanto il paragone con gli Invincibili”

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Le parole di Paolo Pulici in occasione delle celebrazioni del 4 maggio

In occasione delle celebrazioni per il 74esimo anniversario della Tragedia di Superga, presente a Torino la leggenda granata Paolo Pulici. Al concessionario di moto Happy Moto srl di via Giambattista Lulli, Pulici ha risposto ad alcune domande ai microfoni di Toro News. Di seguito le sue parole.

Che effetto ti fa venire qui per il 4 maggio? "Diciamo che è una cosa che ho sempre vissuto e rispettato per tutto quello che purtroppo è successo. Ho parlato con chi ha visto tutto quello che era rimasto su a Superga e non si può non essere presenti. Poi visto che i tifosi mi hanno "accoppiato" a loro devo esserci per forza"

Quando avete vinto lo scudetto, una fiumana di persone è salita a Superga? "Sono momenti bellissimi perché veramente c'era il top. Noi abbiamo dato il massimo e i tifosi anche. Mi porto dentro quei momenti ed è un grosso vanto soprattutto perché essere paragonati a quelli che sono morti a Superga mi fa venire ancora il magone ed è una cosa bellissima"

Oggi ritroverai molti compagni come Claudio Sala e Zaccarelli a Superga. "Spero di trovarli su, perché è un ricordo davvero non indifferente..."

A Superga leggerà i nomi dei Caduti Buongiorno. Cresciuto nel Torino dai 6 anni, ieri ha trovato il primo gol in Serie A. E' un segno del destino? "E' un segno del destino, un segno molto forte che vuol dire che ciò che ha fatto lo ha fatto bene. Arrivare in Prima squadra dal Settore giovanile so cosa vuol dire, ho visto parecchi di questi ragazzi. Essere in Prima squadra, riuscire a fare gol alla vigilia del 4 maggio è una soddisfazione enorme"

Segui il Torino di Juric? Cosa pensi della squadra? "Più che la squadra bisognerebbe avere la mentalità che c'era una volta. Manca qualche cosa di cattiveria in campo. Non mi sono mai vergognato di dire che per indossare la maglia del Toro devi fare una corsa anche se non hai le forze, devi trovarle le forze per la maglia. Ciò ci permetteva di vincere partite quasi impossibili. Se cercassero di fare di più questo, forse vincerebbero qualche partita in più"

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