"L'ha vinta Gasperini, sorprendendo tutti con il modulo a specchio, la sfida con Mihajlovic per la supremazia dalla panchina. Una sfida con dei netti riflessi in campo. Il tecnico di Grugliasco ha abbandonato la sua storica difesa a 3 per evitare l'uno contro uno con gli avanti granata, e la sua scelta è stata ampiamente premiata: orobici ben messi in campo, che hanno sorpreso Bovo e compagni, incapaci di adattarsi alle nuove regole del match. La manovra granata è così risultata inesistente, la difesa si è affidata solo a moltissimi lanci lunghi a scavalcare il centrocampo, rendendo l'esordio di Valdifiori poco più che una comparsata, visto che il regista granata, marcato in modo stretto da Freuler, non ha mai fatto vedere le geometrie richieste.
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Atalanta-Torino 2-1, Mihajlovic cade e Gasperini vince il duello
Testa a testa / La sfida delle panchine la vince l'orobico, il serbo paga qualche errore di troppo in avvio e a partita in corso
"Come se non bastasse, anche dal punto di vista mentale l'Atalanta è sembrata desiderare di più questa vittoria, scendendo in campo con un piglio migliore nella prima frazione, e subendo qualcosina soltanto nel secondo tempo, contro un Toro rientrato con un atteggiamento certamente diverso ma non sufficiente a svoltare il match. Mihajlovic, inoltre, paga il rischio di quel 4-2-4 che non ha portato i frutti sperati, anzi. Il serbo ha voluto a tutti costi portare a casa la vittoria, esce di scena con il sacco vuoto.
"E se il conto degli allontanamenti dalle panchine da parte di Mariani è uno per parte, Gasperini domina il duello sul campo e si conferma la bestia nera dei granata. Mihajlovic, dalla sua, ha commesso troppi errori, dal cambio di modulo ad un centrocampo iniziale troppo leggero (Baselli-Valdifiori-Benassi) per contrastare i muscoli di Kessié e Kurtic. Tornati a Torino, ci sarà da rimuginare su ciò che non ha funzionato.
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