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Atalanta-Torino: usare gli esterni per fare male agli orobici

Verso il match / I giocatori di Gasperini hanno spesso sofferto nelle zone ai lati del campo, mentre prediligono l'incursione per vie centrali

Gualtiero Lasala

"Il Torino questa domenica affronterà l'Atalanta, in quello che sarà il terzo appuntamento della stagione nel campionato di Serie A: i granata arrivano al match con delle buone convinzioni del gruppo unito, ma anche con delle carenze dovute agli infortuni che sono capitati alla squadra di Mihajlovic, specialmente in attacco. Dal canto loro, però, gli orobici saranno certamente in difficoltà davanti ai granata, il miglior attacco del campionato, essendo loro la peggior difesa nelle prime due giornate (qui l'approfondimento)Ecco, in particolare, quali possono essere i temi tattici del match, con i punti deboli della formazione di Gasperini che i granata dovranno provare a sfruttare. 

"INCURSIONI - Il Torino ha sofferto molto nelle prime due partite a causa delle incursioni centrali degli avversari: lo stesso ultimo gol in ordine di tempo contro il Bologna è arrivato sì per una svista, ma anche perché Taider è passato per il centro e la difesa granata non è stato in grado di arginarlo. L'Atalanta, dal canto suo, ha fatto delle incursioni centrali la sua fortuna, anche da calcio piazzato: i gol di Kessié, infatti, sono arrivati (quasi) tutti grazie ad un inserimento per vie centrali. Perciò il Torino dovrà tenere molto alta la concentrazione in modo tale da impedire che gli avversari provino a sfondare i difensori centrali, mantenendo corte le distanze tra i reparti ed evitando così di lasciare buchi tra le linee di difesa e centrocampo.

"SOFFERENZA AI LATI - La squadra di Gasperini, però, ha dimostrato di patire particolarmente le discese e gli inserimenti sulle fasce: non a caso, infatti, Luis Muriel della Sampdoria è riuscito a rendersi estremamente pericoloso partendo dalla fascia sinistra per poi, eventualmente, accentrarsi e tirare. Un'idea che potrebbe essere produttiva anche per Iago Falque. I granata hanno dimostrato nelle prime due partite di agire spesso sulle fasce grazie alle incursioni degli attaccanti esterni, che partono larghi per allargare le maglie avversarie per poi andare al cross o provare la conclusione dalla lunga distanza. La partita degli attaccanti esterni (Falque da una parte e - visto l'infortunio di Martinez - probabilmente Lucas Boyè) sarà fondamentale. Lo spagnolo dovrà entrare subito in partita cercando precisione e colpi di qualità, mentre l'argentino dovrà avere la giusta capacità di osare nel puntare l'uomo. Fondamentali saranno anche i terzini, in fase di spinta, per creare superiorità numerica con inserimenti e sovrapposizioni: De Silvestri e Molinaro saranno chiamati a rivestirsi di nuovo da uomini-assist, come nelle prime due giornate contro Milan e Bologna.