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Incontenibile Belotti: gol e record, nessuno è più da Toro di lui

Focus on / Il Gallo a segno per la settima gara consecutiva: superati Immobile e Rizzitelli, il prossimo obiettivo è Ossola (8). E con il Toro sono 92

Nicolò Muggianu

Se non ci fosse, bisognerebbe inventarlo. È sempre Andrea Belotti: il capitano granata è andato in gol anche contro il Genoa. La settima partita consecutiva a segno per il Gallo, che supera Immobile e Rizzitelli e sale al secondo posto nella classifica dei filotti realizzativi della storia del Torino. Il primo ad andare in gol per sette partite consecutive con la maglia granata nella storia della Serie A a tre punti. E ora per il Gallo l'obiettivo sono gli otto match a segno fatti registrare da Franco Ossola 1948.

I NUMERI - Sedici gol in campionato, ventidue in stagione. Questi gli ottimi numeri del Belotti 2019/2020, che contro il Genoa ha segnato il suo quinto gol in Serie A da fuori area. Un giocatore sempre più universale quello rilanciato da Moreno Longo, capace di svariare su tutto il fronte dell'attacco ma anche di segnare con una continuità mai vista fino a questo momento. Salgono dunque a 92 i gol segnati da Belotti con la maglia granata, 79 in Serie A. A un solo gol di distanza da Gabetto, al quarto posto della classifica marcatori all-time del Torino nella massima serie, e a due gol di distanza da Valentino Mazzola (81).

LA PARTITA - Ma, al di là del gol, a colpire è stata la prestazione di Belotti contro il Genoa: capace di correre e svariare per tutto il campo (nonostante abbia giocato tutte le partite del post-Covid, una ogni tre giorni), ma abbastanza lucido da offrire l'assist del 2-0 a Lukic e battere Perin al 90' con un missile terra-aria da fuori area. Ormai non ci sono più dubbi: il Gallo è il giocatore che meglio rappresenta l'ideale di "cuore Toro" tanto ricercato dai tifosi granata. Un giocatore capace di trascinare i compagni con grinta, energia e voglia. In una sola parola: insostituibile. E una volta raggiunta la salvezza matematica, starà alla società raggiungere un obiettivo ancor più complicato: trattenere il proprio capitano e farne una bandiera.

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