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Bilancio Torino 2016, quarto esercizio di fila in attivo. Ma per crescere serve l’Europa

Inchiesta TN / Il Toro chiude in attivo con 1.391.789 milioni, in flessione di circa 8 milioni rispetto al 2015, dove la differenza l'avevano fatta gli introiti dall'Europa League

Lorenzo Bonansea

"Arrivati a fine stagione, è tempo di bilanci - e non solo quelli relativi al campo: come di consueto, TN vi offre la possibilità di entrare ed analizzare nel dettaglio il bilancio economico del Torino, e anche per l'esercizio 2016 siamo pronti a sviscerare i dati, le plusvlalenze, i ricavi e i costi dell'ultimo anno solare granata. Il Torino ha da poco ricevuto lo scudetto del bilancio, e questo non è avvenuto per caso: per il quarto esercizio consecutivo, infatti, Cairo chiude il bilancio positivamente, per la precisioni con 1.391.789 milioni di attivo, portando il saldo degli ultimi 4 anni ad un totali di +21 milioni.

"Vi sarete certamente accorti della flessione rispetto allo scorso bilancio: nel 2015, infatti, l'attivo complessivo era di circa 9.5 milioni (nel 2014 era di 10.582.839 euro) , MA questa diminuzione di circa 8 milioni non deve trarre in inganno. Per prima cosa, è bene osservare che la diminuzione complessiva del valore di produzione dal 2015 al 2016 ha cause ben precise: il Torino è passato da  84,5 milioni nel 2015, a  76,4 milioni nel 2016 a causa dei mancati introiti derivati dall'Europa League , e da un decremento nelle plusvalenze. Attenzione però: alcune delle cessioni più importanti effettuate dal Torino nel 2016 devono ancora essere materialmente incassate dal Torino, e i soldi provenienti dai riscatti di Bruno Peres e Maksimovic rimpingueranno quel gap a partire dal 30 giugno di quest'anno. A primo impatto, dunque, risulta chiaro come ad aver fatto la differenza siano stati i mancati introiti europei, perché le plusvalenze sono state solamente rimandate e - senza contare queste due voci - il valore della produzione della società granata è salito invece del 7% grazie principalmente ad un aumento dei diritti televisivi.

"Nelle prossime puntate della nostra inchiesta analizzeremo nel dettaglio i ricavi (quindi le plusvalenze, i proventi dallo stadio e dai diritti TV), i costi (salari, ma anche le cifre esatte di tutti gli ultimi acquisti granata) e cercheremo di trArre un bilancio complessivo rispetto anche ai precedenti esercizi analizzati. Una cosa, però, pare certa: il Toro chiude un altro bilancio in attivo, ma il messaggio a Cairo è chiaro. L'Europa, e gli introiti derivati da essa, può risultare fondamentale per fare quel salto di qualità che permetterebbe ai granata un maggiore esborso economico in sede di mercato.