Termina in parità il confronto tra Filippo Inzaghi e Walter Mazzarri. L'allenatore granata azzecca l'undici iniziale, sfoggiando Baselli sulla trequarti che si dimostra rigenerato. Dopo il gol contro il Frosinone si conferma anche contro il Bologna, può essere una spina nel fianco per le difese avversaria a causa dei suoi inserimenti e, tatticamente, nel Torino si rileva importante anche in fase d'impostazione. Finalmente il Toro approccia alla gara nel modo giusto e riesce a passare in vantaggio al 14'. Il Toro gioca un bel calcio spumeggiante fatto di verticalizzazioni e diagonali: una squadra ben quadrata e ordinata che convince. All'inizio della ripresa arriva il raddoppio e sembra davvero in discesa per la formazione granata, che ha gestito la gara in maniera magistrale.
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Bologna-Torino 2-2, per Mazzarri ottimo avvio. Inzaghi aggiusta in corsa
LA MOSSA DI PIPPO - Sul più bello però arriva un black-out, la squadra si rilassa troppo dopo il 2-0 e si rivede un film simile rispetto a quello visto contro il Frosinone. Dopo 4' dalla seconda rete granata arriva il gol del solito Santander - terzo gol nelle ultime cinque gare - che accorcia le distanze. Inzaghi negli spogliatoi dev'essersi fatto sentire, nel primo tempo la squadra ha effettuato diversi errori tecnici e non è quasi masi riuscita ad essere propositiva, contraddistinguendosi per lanci lunghi, catenaccio e tanta sofferenza. Nella ripresa il suo Bologna entra in campo con un altro approccio. Superpippo ridisegna la sua squadra con un 4-3-1-2, a ragion del vero è stato anche un po' obbligato per gli infortuni. Gli acciaccati Danilo e Djiks, lasciano il posto al fisico Svanberg e Gonzalez. Orsolini viene spostato più avanti dietro le tre punte e si rivela una mossa tatticamente intelligente.
IL BALCKOUT - Mazzarri al termine della partita tuona: "Siamo dei polli". Il tecnico è molto arrabbiato per l'atteggiamento che la sua squadra ha avuto dopo il doppio vantaggio, l'attenzione non deve mai mancare e l'ha sottolineato più volte dall'inizio del campionato. Il tecnico toscano prova a cambiare uno spento Belotti per Zaza - reduce dall'infortunio con la Nazionale - ma poco cambia."Col gioco stiamo crescendo, ma dobbiamo fare il salto di qualità" analizza Mazzarri nel post-partita che poi ammette: "Dovrei martellare di più". L'allenatore sicuramente dovrà lavorare molto dal punto di vista psicologico, in massima serie certi cali non possono essere ammessi.
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