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Cairo ci mette la faccia e riconosce i propri errori: “Ma ora inizia un nuovo ciclo”

Focus on / Non scontate le parole del presidente, che ha ammesso le responsabilità per gli errori che hanno caratterizzato la scorsa stagione

Silvio Luciani

"È un Urbano Cairo completamente trasformato rispetto ad un anno fa quello che ha presentato Marco Giampaolo nella giornata di ieri. Diverso a livello comunicativo, ovviamente, perché il calciomercato dirà se all'atto pratico i buoni propositi verranno mantenuti. Però non può passare in secondo piano la scelta di presenziare, di metterci la faccia e ammettere gli errori commessi nella stagione appena conclusa: "Quando sbaglio cerco di capire dove ho commesso errori". Cairo si è fermato con i giornalisti presenti dopo aver terminato la parte di conferenza dedicata a Marco Giampaolo e ha parlato come un fiume in piena per oltre un'ora, togliendosi qualche sassolino ma soprattutto ammettendo i suoi errori.

"LA MATITA BLU - E di errori, Cairo, ne ha commessi diversi (li abbiamo elencati nel suo pagellone) e li ha riconosciuti praticamente tutti proprio durante la conferenza stampa di presentazione del nuovo tecnico. Dall'accentramento delle scelte post-Petrachi, con la scelta di Massimo Bava ("Ho voglia di delegare molto di più. Ho preso Vagnati, che è giovane, ha voglia ed è aziendale, è molto ambizioso e si impegna a 360° gradi"), ai paragoni con Ferruccio Novo fino alla gestione sbagliata del caso Nkoulou ("Da questa annata ho capito che serve solo gente motivata, che pensa di essere nel posto migliore del mondo"). Sbagliato non cedere il giocatore se voleva partire, sbagliato metterlo in croce dopo una partita sbagliata, quella col Wolverhampton all'andata.

"VOLARE BASSO - Ma soprattutto quello di ieri è un Cairo più low profile rispetto alla scorsa estate. Niente dichiarazioni avventate o imprudenti, fari spenti e testa bassa nonostante gli elogi a Giampaolo, ritenuto un maestro di calcio a cui andrà dato tutto il tempo possibile affinché inizi un nuovo ciclo: "Non gli chiedo niente in particolare, ma di iniziare un ciclo importante valorizzando giocatori e partendo a fari spenti senza fare voli pindarici. Non ha pressioni di alcun tipo". Dalle parole, ora si deve passare ai fatti: serve imparare una volta per tutte dai propri errori, al presidente come a tutti i suoi collaboratori, per ripartire da zero e preparare un futuro roseo.