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Cantalupi (Gazzetta): “Zaza vive di momenti: ma a 27 anni deve maturare”

Verso il match / Il cronista della Rosea: "Per il Milan è il momento della svolta: superato il momento peggiore, ora devono arrivare i punti"

Gianluca Sartori

Nella marcia di avvicinamento a Milan-Torino, come per ogni impegno di campionato dei granata di Mazzarri, le nostre colonne ospitano il parere di un cronista attento alle vicende della squadra avversaria del Torino: a concedersi per una chiacchierata è oggi Stefano Cantalupi, giornalista della Gazzetta dello Sport.

Stefano, che Milan troverà il Torino? Come definiresti il momento dei rossoneri?

""Lo chiamerei il momento della svolta. La squadra ha superato il momento più difficile, tra infortuni e il momento buio dopo il derby perso. Ora il calendario, dopo aver proposto diverse sfide contro le "big", sembra dare una mano ai rossoneri, sebbene il Torino sia ovviamente una squadra da rispettare e da prendere con le molle. Ma la sensazione è che le prossime partite sono alla portata del Milan, che vincendo con i granata ad esempio si porterebbe a solo un punto dall'Inter. Gattuso punta alla Champions e deve sfruttare il momento attuale, che vede Lazio e Roma in difficoltà a livello di risultati".

Rino è arrivato ad un anno sulla panchina del Milan. Un bilancio?

""Molto positivo. In generale mi sembra un tecnico capace e sottovalutato. Ha fatto giocare il Milan con diversi moduli tattici, ha saputo far coesistere Higuain e Cutrone, ha dimostrato flessibilità. Certo che occupa una panchina difficile, quella del Milan: bastano due risultati negativi e sei sulla graticola. Ma il bilancio generale è buono. Un appunto? Lui dice di dover migliorare nella gestione dell'ambiente, giornalisti compresi, io invece direi che la squadra vive un po' troppo sulle montagne russe. Una vittoria semplice ogni tanto non farebbe male".

http://www.toronews.net/toro/live-mazzarri-presenta-milan-torino/

Il verdetto dell'Uefa potrebbe incidere sulla stagione del Milan?

""Non tanto sulle questioni di campo, quanto ovviamente per il mercato. Elliott può tranquillamente permettersi di pagare una multa ma se questa fosse particolarmente salata costringerebbe il Milan a fare un mercato di gennaio a saldo zero. Puoi avere quanto appeal vuoi, ma per prendere i giocatori forti serve pagarli. E se non te lo puoi permettere allora devi cederne altri; così crescere è più difficile". 

Sul Toro che pensi? Come interpreti il sesto posto attuale?

""Per come è la classifica, molte squadre arrivano a toccarlo in questo momento, una settimana fa era stato il neopromosso Parma ad essere sesto. Credo che l'analisi debba essere un po' più ampia e mi sembra che in generale il Torino abbia qualche difficoltà dovute, secondo un punto di vista esterno, al fatto che Belotti non è quello di due anni fa e anche Falque in questo momento sta dando qualcosina meno del solito. Forse stanno andando meglio alcuni giocatori che erano meno attesi come Djidji e Meité. In generale il Toro deve trovare continuità di gioco più che di risultati".

Hai seguito molto Simone Zaza anche con la Nazionale italiana. Come interpreti il suo momento?

"Lui ha i colpi ma vive molto di momenti. Ad esempio al West Ham non si ambientò e sembrava un inetto, poi al Valencia invece si trovò bene e sembrava un campione. In questo momento gli manca fiducia. Deve stabilizzarsi un pochettino: a 27 anni un attaccante nel giro della Nazionale deve essere solido e non vivere di chiari di luna".