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EDITORIALE

Caro mister, ora cambia per non affogare

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Il progetto tecnico del Toro sta naufragando, occorre prenderne atto e ripiegare su soluzioni logiche per non rischiare grosso. Suggeriamo il 3-5-2

Chi ha un cuore non può non provare empatia per Ivan Juric. Si percepisce chiaramente il suo dispiacere, che è quello di chi sta mettendo tutto sé stesso in una sfida che sente quasi persa. Sarà anche vero che ha un lauto stipendio in grado di consolarlo abbondantemente, ma il suo disagio è sincero ed è quello di chi, forse per la prima volta, si sta confrontando con i suoi limiti. Quello di chi ha avuto sostanzialmente le chiavi in mano (ricevendo pieni poteri in modo eccessivo) per la costruzione di un progetto tecnico che sta vacillando fortemente.

Non è facile reagire quando ti rendi conto che tutto quello su cui hai lavorato per mesi è quasi del tutto sbagliato. Duole molto constatare che le scelte tecniche fatte - dalla conferma con rinnovo dell’improponibile Milinkovic-Savic al prolungamento dell’inutilizzabile Djidji, passando per i milioni investiti per chi gioca “sulle uova” come Ilic o per un grande equivoco come Vlasic, per non parlare delle fiches puntate su Seck, un ragazzo ad oggi evidentemente inadeguato al palcoscenico della Serie A - sono state quasi tutte errate. Il problema è che ora c’è in ballo il futuro del Toro.

Più che la rabbia per aver perso l’ennesimo derby, c’è la preoccupazione per una stagione sportiva che potrebbe rivelarsi maledettamente complicata. Ora serve trovare un modo per limitare i danni. Di certo il Toro attuale ha problemi profondi, ma nel nostro piccolo, consapevoli di non possedere il patentino da allenatore di Coverciano, fossimo in Juric cercheremmo un modulo adatto ai calciatori a disposizione. Basta con il 3-4-2-1, un modulo che si basa sui trequartisti: il Toro ha troppa poca sostanza in questo ruolo. Una possibilità può essere il 3-5-2: Vlasic e Tameze mezzali, Ricci nel suo ruolo naturale di regista, Sanabria e Zapata come punte. Si tratta solo di un’idea, la sensazione però è una, chiara e forte. Servono dei cambiamenti, immediati e forti, per dare un senso a questo Toro.

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