Il rapporto con i giovani: "Hanno bisogno di comunicare. Nel mio staff vorrei sempre uno psicologo"
—Da giocatore Vanoli è stato un laterale difensivo. Si è ritirato nel 2007 dopo 135 partite in Serie A e 5 gol. Ha anche giocato 6 gare in Champions League. Le quattro maglie che più ha vestito in carriera sono state quelle di Verona, Parma, Venezia e Fiorentina. Quando ha appeso gli scarpini al chiodo ha iniziato a lavorare con i più giovani grazie al club azzurro e proprio per questo ha un occhio di riguardo per i ragazzi di giovane età. Sempre a Cronache di spogliatoio ha aggiunto: "Essendo cresciuto come osservatore e poi come vice nelle under italiane, insomma sono nato nelle Nazionali, e ogni passaggio ha la propria interazione con i giocatori. I giovani hanno bisogno di comunicare. Ci sono degli step, ho visto l’alto livello con Conte e lì parli di campioni da gestire in modo diverso rispetto a quelli della Serie B, dove devono crescere. Ogni livello ha una gestione. Se dovessi aggiungere una figura nel mio staff, aggiungerei uno psicologo: oggi il sociale è completamente cambiato. Questi ragazzi sono fragili al giorno d’oggi rispetto a una volta e saper interagire con loro non è facile. Vorrei una persona che mi potesse aiutare a farli rendere meglio, che me li facesse capire di più".
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