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Come cambia il Torino: dal palleggio di Giampaolo alla verticalità di Juric

Come cambia il Torino: dal palleggio di Giampaolo alla verticalità di Juric

Juric ha insistito nel non esagerare con il palleggio e di cercare il prima possibile la verticalizzazione

Roberto Ugliono

Nel laboratorio di Santa Cristina Ivan Juric sta cambiando volto al Torino. L'impostazione tattica dei granata ora è tutt'altra se si pensa a quello che aveva provato a predicare Marco Giampaolo l’estate scorsa. Il tecnico abruzzese un anno fa di questi tempi insisteva sul palleggio, sul congelare la palla e nel non aver fretta nel cercare la verticalizzazione. Ora Juric sta lavorando per un Toro diverso, con un’identità tattica che probabilmente si attaglia meglio alle caratteristiche dei giocatori. Ne è un esempio quanto accaduto ala fine della partitella dell’allenamento di oggi pomeriggio, quando Ivan Juric ha catechizzato i suoi giocatori chiedendo loro di non esagerare con il palleggio, ma di cercare la verticalizzazione appena possibile.

DETTAMI - In particolare quando la palla arriva all'esterno, il giocatore di turno non deve cercare l'appoggio in orizzontale o quello indietro, ma se possibile andare subito a cercare l'inserimento del trequartista e proporsi in avanti. Ad aiutare questo tipo di gioco è anche l'avvio dell'azione. A Milinkovic-Savic, Juric ha chiesto espressamente di non provare sempre e solo di passare la palla al braccetto di difesa più vicino, ma di andare direttamente dal quinto di centrocampo. In questo modo i granata possono far arrivare il più velocemente possibile la palla in avanti. Qualche miglioramento in tal senso si è visto, ma è chiaro che c'è ancora bisogno di lavoro. La predisposizione di alcuni giocatori a cercare la verticalizzazione potrà aiutare. In particolare Ola Aina e Mandragora sembrano i più pronti in tal senso e la qualità tecnica nel gioco con i piedi di Milinkovic potrebbe aiutare.