Dopo la sconfitta subita per mano del Genoa, Ivan Juric si è presentato in conferenza stampa per rispondere alle domande dei giornalisti presenti allo stadio Luigi Ferraris. Il tecnico - come già aveva ribadito ai microfoni di Dazn e Sky- ha esordito sottolineando la discrepanza tra i due tempi: "Nel primo tempo siamo partiti bene, sulla prima azione loro abbiamo preso un gol veramente ridicolo. Poi abbiamo provocato un'espulsione, creato due situazioni con Belotti e Vojvoda, giocando un buon calcio. Nel secondo tempo, invece, abbiamo fatto male sotto tutti i punti di vista. Abbiamo fatto troppo poco". Di seguito le domande al tecnico granata.
LE VOCI
Genoa-Torino 1-0, Juric in conferenza: “Quel gol di Raspadori…”
Le parole del tecnico granata in conferenza stampa al termine della sfida contro il Grifone
Con l'Inter avete fatto un'ottima partita, oggi non vi siete ripetuti..
"Il gol preso è stato brutto, eravamo in tre. Nel secondo tempo abbiamo fatto veramente male, da tutti i punti di vista. Non mi do una spiegazione in questo momento".
Pagate un calo dopo il gol di Raspadori perché c’erano aspettative troppo alte?
“Io penso di no, in quel momento era giusto avere aspettative alte. Sicuramente quel momento ci ha tagliato un po’ le gambe, ma dopo abbiamo fatto altre buone partite quindi significa che la squadra è rimasta sul pezzo. Poi a Udine abbiamo preso un gol su punizione nel recupero senza senso. A Bologna abbiamo dominato. Per varie ragioni non siamo riusciti più a vincere, come contro l’Inter. Oggi, però, mi sento di dire che il secondo tempo è stato veramente brutto, non al livello del primo. Ma non andrei ora a dire che le aspettative erano troppo alte. In quel momento la squadra era lì in classifica e stava giocando un grande calcio. Ma anche dopo abbiamo fatto ottime partite”.
Cosa l’ha colpita di questo Genoa?
“La partita è stata strana, all’inizio noi abbiamo fatto molto meglio. Creavamo quello che volevo che creassimo. Dopo l’espulsione hanno dimostrato grande coraggio e voglia di portare il risultato a casa e ci sono riusciti”.
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