Marco Giampaolo e Ivan Juric contro. Sfida tra chi è l’allenatore del Torino e chi fu sondato in estate per diventarlo. Ma soprattutto la sfida tra due tecnici che si stimano da tempi non sospetti. Tutto iniziò nella stagione 2014/2015 quando Giampaolo era alla Cremonese in Serie C e Juric al Mantova. L’attuale tecnico granata ha raccontato più volte che l’allenatore croato lo impressionò molto all’epoca e così ha ribadito dopo la partita contro il Parma di tre giorni fa: “Il suo Mantova era una squadra riconoscibile e mi piacque“.

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IMBATTUTO – Poi arrivarono i derby di Genova. Con Giampaolo sulla panchina della Samp e Juric su quella del Genoa. Tutte le partite furono sempre vinte dal Doria, eppure “nonostante li avessimo vinti tutti -continua l’allenatore del Torino – gli ho sempre riconosciuto l’identità della squadra. Poi lui è un ragazzo diretto e franco. Gli ho telefonato anche più volte dopo le vittorie per fargli i complimenti e dicendogli di non mollare“. In totale sono cinque le sfide tra i due tecnici e Giampaolo è fin qui imbattuto (3 vittorie e 2 pareggi) con un bilancio gol fatti-gol subiti decisamente incoraggiante: 6 segnati e appena 2 subiti.

PERCORSI – Ora la situazione sembra essersi capovolta. Giampaolo e il suo Torino con appena 11 conquistati non partono di certo favoriti. Il Verona di punti ne ha 23 e ha già messo in difficoltà tante squadre di A. Juric ha costruito una squadra solida e incisiva, un po’ come sono le squadre del suo mentore: Gian Piero Gasperini. Ecco qual è l’unica grande differenza tra i due allenatori. Entrambi vogliono proporre calcio, ma arrivano da scuole differenti. Giampaolo è della scuola di Galeone, mentre Juric dell’attuale tecnico dell’Atalanta. Due modi di pensare e di proporre calcio differenti, ma con la stessa finalità: divertire il pubblico.
Anche Gasperini è andato alla “scuola” di Galeone essendo stato il capitano di quel Pescara di Galeone.
Statistica che vale poco, a Torino siamo maestri di rercord negativi