La difesa a tre. Un vecchio mantra di Walter Mazzarri è stato rispolverato a sorpresa ieri sera al Mapei Stadium da un tecnico descritto da sempre come integralista. Marco Giampaolo al 74’, togliendo l’evanescente ed inconcludente Simone Verdi, ha inserito Nicolas Nkoulou. Passano pochi minuti e con il nuovo modulo il Torino non soltanto si riporta in vantaggio, ma addirittura va sul più due. La beffa finale e la rimonta neroverde, poi, sono sotto gli occhi di tutti. Ma nel confronto tra Giampaolo e Roberto De Zerbi dobbiamo necessariamente soffermarci sulla decisione del 74’ dell’allenatore granata. Una difesa a tre, un cambio di modulo, un’alternativa al 4-3-1-2, perché, come detto dallo stesso Giampaolo in conferenza stampa, "attualmente il Torino non ha ancora tutte le consapevolezze necessarie e solo quando le avrà, non si cambierà più modulo e modalità di gioco".
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Giampaolo ferma De Zerbi con “il coraggio delle idee”. E sulla difesa a tre…
Il Confronto / Il Sassuolo partiva favorito contro il Torino, ma alla fine sono i granata ad avere i maggiori rimpianti. L'abruzzese ha messo da parte per una sera i suoi principi di gioco e si è adattato all'avversario
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CORAGGIO DELLE IDEE - Nella settimana in cui Enrico Tardy ha titolato la sua rubrica Zerolandia (celebre album di Renato Zero di fine anni Settanta), prendiamo spunto ancora una volta dal cantautore romano, fresco di settantesimo compleanno, e dal suo brano “Il coraggio delle idee”. Il testo si adatta perfettamente al gioco del calcio e alla serata emiliana di Giampaolo. “Dimmi che può ancora vincere, chi ha il coraggio delle idee” dice la canzone. Giampaolo non ha vinto ma ha portato a casa il suo primo punto in granata con alcune scelte diverse rispetto al suo classico spartito. Il passaggio alla difesa a tre è stato la punta dell’iceberg. Prima, però, aveva richiesto al suo Torino di provare a contenere e a ripartire contro un Sassuolo abile in fase offensiva ma alquanto scoperto dalla cintola in giù. Ha impostato la gara con sagacia, lasciando per una sera da parte i suoi integralismi tattici e i suoi principi di gioco. Non ha voluto dominare il possesso a Reggio Emilia, ma si è adattato all’avversario che aveva di fronte, anche dal 74’ in avanti con il passaggio alla difesa a tre.
FORMULA - I limiti del Torino restano dopo Reggio Emilia. Gli 11 gol incassati in quattro partite parlano da soli, così come i 10 nelle ultime tre giornate. Però, il Torino ha messo in difficoltà il Sassuolo, squadra più rodata, formazione che ormai ha imparato a memoria il copione proposto da De Zerbi, nel bene e nel male. Giampaolo sta cercando la formula giusta nel Torino. La conferma arriva, ad esempio, dal reparto difensivo dove nuovamente è cambiata la coppia centrale (da Nkoulou-Bremer a Nkoulou-Lyanco fino a Bremer-Lyanco). Sta lavorando, sta provando a venire a capo di una situazione che si è presentata immediatamente in salita per svariate ragioni, dal Covid ad un calciomercato insufficiente. Giampaolo si sta mettendo in discussione e, consapevole del fatto che sono i risultati l’unico motore del calcio, sta anche studiando qualcosa che vada oltre i suoi principi di gioco, qualcosa che porti punti in cascina in un momento di costruzione dell'identità della squadra. D’altronde in una strofa de “Il coraggio delle idee” si legge: “Per portare in salvo questo amore/ Non sai che m'inventerò”. Cambiate amore con lavoro e troverete il pensiero di Giampaolo di ieri, in attesa della consapevolezza che al cantiere Torino manca ancora.
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