Probabilmente per come intendono il calcio Marco Giampaolo e Claudio Ranieri si trovano agli antipodi. Il primo è descritto da tutti come un tecnico fedele alla sua idea di calcio; sono i giocatori a dover apprendere i suoi dettami di gioco e non è lui a scegliere il modo di giocare in base ai calciatori che ha a disposizione. Il secondo, invece, è il classico allenatore in grado di trasformare un discreto gruppo di atleti in una squadra: la sua unica fantasia è un calcio semplice, lineare e funzionale grazie al quale ottenere il risultato. Giampaolo richiede tempo quando prende in mano una nuova squadra perché ha bisogno di plasmarla e di renderla sua. Ranieri, invece, si è dimostrato nel corso di una lunga carriera uno straordinario traghettatore.
LEGGI ANCHE: Ranieri presenta Torino-Sampdoria: “Conosciamo bene Giampaolo. Andiamo a caccia di punti”
MOMENTI – Ogni amante del calcio può notare i pro e i contro dei due modelli rappresentati e può preferire il primo o il secondo. Lunedì alle 18.30 allo stadio “Grande Torino” i granata di Giampaolo e i blucerchiati di Ranieri si troveranno di fronte. Sarà la sfida, perciò, tra due modi molto differenti di intendere il gioco del pallone. Entrambe le squadre non se la passano molto bene, ma con una differenza. La Sampdoria era partita bene e adesso sta faticando enormemente (indicativo il secondo tempo di Coppa Italia nel Derby contro il Genoa), mentre il Torino, almeno dal punto di vista del gioco, sta migliorando. Per Giampaolo la gara di domani sarà una sorta di crocevia nel quale non basterà la bella prestazione. Serviranno i punti perché la classifica piange e vincere permetterebbe al Torino di vivere con maggiore fiducia l’avvenire.
LEGGI ANCHE: Fuori dalla Coppa e con 1 punto a novembre: Toro, ecco che Samp troverai
SEI A ZERO RANIERI – Se Ranieri certamente non siederà in panchina al “Grande Torino” (un turno di squalifica per l’ex tecnico del Leicester), invece Giampaolo è ancora in dubbio. Tutto dipenderà dall’esito del tampone. Se sarà ancora positivo, toccherà per la terza volta di fila a Francesco Conti. Ovviamente, per Giampaolo sia da casa che dalla panchina non sarà una partita come tutte le altre: viste le 123 presenze da allenatore alla Sampdoria dal luglio 2016 al giugno 2019. Da quando ha salutato Genova non ha più sfidato il suo passato. Sarà, tuttavia, il decimo match contro i blucerchiati. Il bilancio è negativo: una vittoria (con il Cagliari nel 2006), due sconfitte e sei pareggi. I numeri del duello tra Giampaolo e Ranieri poi sorridono nettamente al testaccino: 6 successi in 6 precedenti. Spetterà all’abruzzese invertire il trend, magari dimostrando un po’ più flessibilità, dimostrandosi cioè un po’ più Ranieri e un po’ meno integralista (il 3-5-2 di San Siro e di Coppa Italia, in tal senso, è un primo indizio).
Il terzultimo posto alla 9° giornata di campionato non può essere casuale. Il Torino di oggi è una squadra costruita abbastanza male, squilibrata, manca un leader di centro campo, ha una difesa senza più figure di rilievo che difficilmente sopporta 95 minuti di pressione, la condizione atletica non è uguale per tutti, la squadra ha crisi di identità, di appartenenza, oltre che di tenuta atletico tattica e di concentrazione. Sono troppi gli errori individuali e pochissimi gli acuti, quasi sempre ad opera degli stessi. Oltre ai soliti errori arbitrali che in quasi tutte le gare penalizzano la squadra, ormai immancabilmente e in modo costante. Si sono visti alcuni miglioramenti ad opera dei ragazzi, ma che paiono per lo più dei fuochi di paglia, nulla di crescente o di continuo. Purtroppo questa squadra non ingrana e non convince, in più ci siamo trasformati in terra di conquista per squadrette a caccia di punti, senza parlare delle big che sia in casa che fuori ottengono sempre il pieno bottino nonostante qualsiasi prestazione la squadra riesce a mettere in campo. I cambi sono spesso fuori tempo o sfruttati veramente male, i tifosi sono affranti perché non vedono una squadra adeguata capace di trasformare gli sforzi in soddisfazioni che mancano da veramente troppo tempo alla causa granata. Sembra di vivere un incubo eterno a occhi aperti che non riusciamo a scrollarci di dosso. Squadre come la Samp. di Ranieri si dovrebbero presentare al Grande Torino con l’idea che ottenere 1 punto è uno dei risultati massimi da ottenere invece vengono convinti di ottenere i 3 punti. E’ uno spettacolo penoso che non si può guardare e tollerare. Partiamo sempre mezzi sconfitti prima di cominciare, c’è tutto questo dietro la caduta della squadra oltre al fatto che alcuni uomini che avevano chiesto più volte la cessione avrebbero dovuto essere accontentati e non trattenuti contro il loro volere.
Domanda. Autentica, non retorica.
Ma c’è un allenatore di serie a con cui Giampaolo negli scontri diretti non è sotto?
I migliori risultati sono stati un nono e un decimo posto ….
Però a differenza di Mazzarri vedi delle azioni da goal…dei triangoli e inserimenti in area …con il tempo se avesse i giocatori giusti e con gli automatismi…chissà…certo che se ha già gettato la spugna …
Ambé, di buon auspicio…