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Il ritorno di Izzo, da escluso a protagonista: è un rilancio anche per il futuro

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L'ex Genoa, dopo una stagione complicata, è tornato titolare e ha raggiunto le 100 presenze in A col Toro: ora si gioca la conferma

Gualtiero Lasala

Il Toro ha ritrovato un giocatore importante: Armando Izzo è tornato il difensore solido e arcigno che tutti conoscevano, in coda a una stagione di grande difficoltà. A Salerno il difensore campano è stato scelto come titolare da Juric per la seconda gara consecutiva e ha confermato di poter ancora essere una pedina affidabile e pronta all'uso in caso di necessità. Una sorpresa per chi pensava che Izzo fosse ormai ai margini e destinato a lasciare in fretta il Torino, meno per chi sa che Armando ha lavorato in silenzio anche quando non ha giocato per mesi per poter sfruttare la prima opportunità.

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TITOLARE - Izzo è stato tenuto in naftalina per sette mesi: dalla partita del 28 agosto contro la Fiorentina (in cui ha giocato titolare), Armando non ha pressoché più toccato il campo da calcio in Serie A. Non sono neanche da considerare i 6 minuti giocati contro lo Spezia, tantomeno il minuto giocato contro l'Empoli. Il difensore è tornato in Torino-Inter per necessità, visto l'infortunio di Djidji e l'assenza di Zima per influenza. Da quel momento Izzo non è mai più uscito dal campo, prendendosi la maglia da titolare per le due partite successive, contro Genoa e Salernitana, dimostrando in entrambe le occasioni di essere uno dei migliori sul terreno di gioco, sia per mentalità che per qualità difensiva, e di poter tornare la certezza che era un tempo, soprattutto sotto la gestione di Walter Mazzarri. A Salerno Izzo ha anche raggiunto il traguardo delle 100 presenze in A col Toro, una cifra che non si raggiunge se non si è stati un calciatore importante.

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FUTURO - "Volevo dimostrare a Juric che si sbagliava, ma lo stimo molto, per me è un grande". Sono state queste le parole al termine della gara contro la Salernitana di Izzo, che lo dipingono come un professionista serio che mai ha creato malumori. Dopo una grande sofferenza si è potuto finalmente mettere nuovamente in gioco: ora ha superato Zima nelle gerarchie e può approfittare ancora degli acciacchi fisici di Djidji (considerato dal tecnico come il titolare nel ruolo di braccetto di destra, ma starà fuori ancora per altri dieci giorni circa). Adesso ci saranno ancora 8 partite da disputare, nelle quali potrà prendere ancora più confidenza con il campo. Anche per lui c'è un tema aperto riguardante il futuro: un recupero di Izzo può far comodo al Toro anche nella prossima stagione, ma farlo giocare sarà utile a tutti anche se la decisione fosse quella di mettere il giocatore sul mercato. Il Torino dovrà scegliere con cura cosa fare con Izzo, che intanto ora ha l'obiettivo di migliorare il bilancio della sua stagione.

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