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Il Torino chiamato a sfidare i propri limiti: contro il Verona dovrà costruire il gioco

PARMA, ITALY - JANUARY 03: Wilfried Singo of Torino scores their sides first goal during the Serie A match between Parma Calcio and Torino FC at Stadio Ennio Tardini on January 03, 2021 in Parma, Italy. Sporting stadiums around Italy remain under strict restrictions due to the Coronavirus Pandemic as Government social distancing laws prohibit fans inside venues resulting in games being played behind closed doors. (Photo by Alessandro Sabattini/Getty Images)

Temi Tattici / Il Verona ama il gioco palla a terra e predilige giocare di rimessa: i numeri della seconda miglior difesa del campionato lo testimoniano

Andrea Calderoni

Il Torino si presenterà alla sfida contro il Verona con una certezza e con una grande incognita. La certezza, mentale e motivazionale, deriva dalla vittoria per 0 a 3 del “Tardini” di Parma. L’incognita, cronica, riguarda la costruzione del gioco. Le difficoltà nelle partite interne dei granata sono state causate anche, se non soprattutto, dall’assenza di grande qualità in mezzo al campo. La formazione di Marco Giampaolo non è mai riuscita ad imporre il proprio gioco e ha confermato anche a Parma quanto preferisca giocare di rimessa piuttosto che di palleggio. I crociati hanno dato l’opportunità, complice anche il gol di Singo in apertura, al Torino di sfruttare gli spazi in ripartenza. La gara contro il Verona, almeno sulla carta, tatticamente si presenta in molto molto differente.

VERTICALIZZAZIONE - In primo luogo il Verona 2020/2021 ha dimostrato a più riprese di fondarsi su una straordinaria solidità difensiva. Soltanto il Napoli ha incassato meno reti della squadra di Ivan Juric. Il Verona ha subito appena 14 gol, gli stessi della Juventus, uno in più del Napoli ma sia i partenopei che i bianconeri hanno una partita in meno rispetto ai veneti. Penetrare nella retroguardia del Verona sarà, perciò, tutt’altro che semplice. Il Verona da due stagioni a questa parte ha una fisionomia precisa. Gioca con un collaudato 3-4-2-1, vero e proprio marchio di fabbrica di Juric. I veneti amano il gioco palla a terra e l’inserimento alle spalle dei difensori. La verticalizzazione è l’arma prediletta da Zaccagni e compagni. Dunque, la linea difensiva granata è avvisata e deve agire di conseguenza. Contro il Verona si gioca sempre sul filo del fuorigioco. D’altronde nessuno in Serie A finisce più in fuorigioco degli avanti gialloblù (ben 42 fino ad oggi). Anche le corsie, soprattutto quella sinistra, vengono coinvolte nel gioco palla a terra. I cross non mancano in una partita del Verona, ma troppo spesso fin qui sono risultati imprecisi (ben 108 contro i 65 a buon fine) ed è soltanto una la rete realizzata di testa.

 ROME, ITALY - DECEMBER 12: Players of Hellas Verona FC celebrate after Manuel Lazzari of SS Lazio (not pictured) scored an own goal to make it the first goal for Hellas Verona FC during the Serie A match between SS Lazio and Hellas Verona FC at Stadio Olimpico on December 12, 2020 in Rome, Italy. Sporting stadiums around Italy remain under strict restrictions due to the Coronavirus Pandemic as Government social distancing laws prohibit fans inside venues resulting in games being played behind closed doors. (Photo by Paolo Bruno/Getty Images)

CORSIA DI SINISTRA - Il Verona non resta troppo con la palla fra i piedi. Concede ben volentieri il pallino agli avversari e si distende rapidamente con movimenti abbastanza a memoria in ripartenza. I dati non mentono e ci dicono che i veneti hanno il terzultimo possesso palla medio a partita (22’30” contro il 25’05” dei granata). La corsia di sinistra, grazie a Dimarco, Lazovic e Zaccagni, come ha dichiarato anche Juric in conferenza stampa, è più incisiva di quella di destra. Per il Torino, perciò, gli avvertimenti sono tanti ma molto chiari. I granata saranno chiamati a fare la partita? Probabilmente sì e proprio per questo dovranno sfidare una lacuna insita nella costruzione stessa della propria rosa.