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Juric è imbattuto con Ballardini: nel passato campionato lo sconfisse con merito

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Entrambi hanno avuto un rapporto di tira e molla con Preziosi, l'ex patron del Genoa, Enrico Preziosi

Andrea Calderoni

Davide Ballardini è stato chiamato allo "Zini" per cercare l'impresa: salvare la matricola Cremonese dopo un girone d'andata alquanto deficitario dal punto di vista dei punti raccolti. I grigiorossi non hanno ancora vinto in questo torneo di Serie A, ma sono in semifinale di Coppa Italia, si trovano cioè nel posto che avrebbe voluto occupare il Torino. Ivan Juric affronterà per la terza volta in carriera il collega e fin qui è imbattuto: una vittoria con il Torino sul Genoa nella passata stagione, un pareggio con l'Hellas Verona contro il Genoa il 20 febbraio 2021. Nella passata stagione i granata del croato sconfissero con merito 3 a 2 il Grifone allo stadio "Olimpico-Grande Torino". Sanabria, Pobega e Brekalo furono protagonisti di quell'anticipo giocato venerdì 22 ottobre.

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Juric e Ballardini, il Genoa nel destino tra chiamate, esoneri e richiamate

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Lunedì sera l’attuale allenatore granata sfiderà un collega particolarmente eclettico: Davide Ballardini, uno dei tecnici più navigati della Serie A. In comune hanno proprio il Genoa e soprattutto hanno un rapporto lavorativo non sempre idilliaco con l’allora patron rossoblù Enrico Preziosi. Il curriculum di entrambi, infatti, parla di chiamate, esoneri e richiamate a Marassi. Ballardini, in tal senso, è imbattibile, tanto da essersi trasformato in un fenomeno del web due campionati or sono quando è stato richiamato da Preziosi per la quarta volta in carriera, prima di essere esonerato all'inizio della scorsa stagione. Anche Juric tra il 2016 e il 2018 ha comunque vissuto alterne fortune sotto la Lanterna: 28 gare ufficiali fino al febbraio 2017, poi l’esonero e il primo ritorno nell’aprile 2017. Altre 20 partite ufficiali e il secondo esonero nel novembre 2017, per fare posto proprio a Ballardini. L’ultimo breve segmento di vita genoana tra l’ottobre e il dicembre 2018, quando fu chiamato nuovamente al posto di Ballardini e poi è stato esonerato per la terza e ultima volta. Il tira e molla con Preziosi, uno dei presidenti più vulcanici degli ultimi vent’anni di Serie A (insieme a Cellino e a Zamparini, imprenditori calcistici che lo stesso Ballardini ha conosciuto da vicino avendo allenato sia al Cagliari che al Palermo), ha marchiato perciò una fetta di vita professionale dei due sfidanti di lunedì.

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