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Juric perde contro Spalletti: il croato deluso dalla mediana Ricci-Mandragora

Juric perde contro Spalletti: il croato deluso dalla mediana Ricci-Mandragora - immagine 1

Il confronto tra il tecnico granata e quello azzurro dopo la vittoria del Napoli per 0 a 1 a Torino grazie alla rete di Fabian Ruiz

Andrea Calderoni

Ivan Juric ha puntato nel pomeriggio di sabato 7 maggio contro il Napoli su una mediana più tecnica del solito, ma è rimasto deluso dalla prestazione di Rolando Mandragora in coppia con Samuele Ricci. "Abbiamo messo tanti giocatori che pensavo potessero fare bene tecnicamente sapendo che a livello difensivo possono dare qualcosa di meno. Ho fatto una scelta per rubare meno palla ma giocando meglio. Da questo punto di vista sono un po' deluso" ha dichiarato al termine del match il croato (LEGGI QUI). In effetti, a differenza di altre partite (tipo la trasferta di Roma con la Lazio), la maggior tecnica in mezzo al campo non è corrisposta a una maggiore capacità del Torino di tenere il pallino del gioco. Il possesso palla, ad esempio, ha strizzato nettamente l'occhio ai partenopei di Luciano Spalletti (58% contro il 42% granata). C'è da chiedersi perché l'idea tattica di Juric non sia funzionata. Innanziutto, una prima motivazione è ricavabile dalla stessa analisi del croato. "Alcuni giocatori che hanno tirato la carretta tutto l'anno sono un po' cotti, abbiamo pagato anche questo" ha affermato il tecnico (LEGGI QUI).

TURIN, ITALY - MAY 07: Torino FC head coach Ivan Juric looks on during the Serie A match between Torino FC and SSC Napoli at Stadio Olimpico di Torino on May 7, 2022 in Turin, Italy. (Photo by Valerio Pennicino/Getty Images)

ASSENZA DI LUKIC - Tuttavia, non basta la stanchezza complessiva del gruppo granata (una stanchezza fisica ma anche mentale) per analizzare la gara contro il Napoli. Bisogna aggiungere infatti che in mezzo al campo si è sentita tantissimo l'assenza di Sasa Lukic. Il serbo è uno degli inamovibili granata (33 presenze in campionato, 32 da titolare) e nelle tre gare in cui è mancato è maturato appena un punto (pareggio a Bologna); nelle altre due circostanze sono arrivate due sconfitte, quelle interne con Venezia e appunto Napoli. Nella già ricordata trasferta di Roma con la Lazio Ricci aveva potuto prendere in mano le chiavi del centrocampo perché era ben scortato da Tommaso Pobega al suo fianco e poteva anche contare su un Lukic avanzato in posizione da trequartista. In altre parole, Ricci aveva due scudieri di prima fascia che gli hanno permesso di giostrare palloni e di impostare il ritmo della contesa. Contro il Napoli questo non è stato possibile perché la trequarti era composta da due trequartisti puri come Josif Brekalo e Dennis Praet, mentre di fianco a Ricci ha agito un altro mediano dalle peculiarità più specificatamente tecniche rispetto a Pobega, ovvero Mandragora.

TURIN, ITALY - MAY 07: Torino FC head coach Ivan Juric shouts to his players during the Serie A match between Torino FC and SSC Napoli at Stadio Olimpico di Torino on May 7, 2022 in Turin, Italy. (Photo by Valerio Pennicino/Getty Images)

GESTIONE - La coppia di mediani è stata così tolta a metà ripresa in quello che è stato un triplo cambio di Juric. Ricci ha lasciato il campo per Karol Linetty, Mandragora per Pobega (colui che ha perso il pallone decisivo sulla propria trequarti in occasione del gol da tre punti di Fabian Ruiz) e poi Christian Ansaldi ha preso il posto di Vojvoda. Questi cambi non hanno dato tutto il brio che Juric si aspettava dalla panchina, anche se Linetty, tornato in campo dopo più di un mese (non giocava dalla serata di Salerno di inizio aprile), ha donato un bel pallone a Belotti. Al 25' Juric ha giustamente tolto Armando Izzo (quasi sempre in ritardo, autore del fallo da rigore) per Koffi Djidji. Negli ultimi 10 minuti per rimontare ha anche inserito una seconda punta al fianco di Andrea Belotti quale Pietro Pellegri, togliendo uno stanco Brekalo. Tutto questo, come detto, non ha prodotto l'effetto sperato. Il merito va dato anche al Napoli, bravo ad anestetizzare il match e a sfruttare fino in fondo le chance in ripartenza. D'altronde Spalletti ha potuto mettere in campo dalla panchina i muscoli di Lobotka per proteggere il risultato, la tecnica di Zielinski ed Elmas e la velocità di Politano.

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