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Juventus-Torino 4-2, Juric in conferenza: “Futuro? Non voglio perdere giocatori”

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Le dichiarazioni dell'allenatore del Torino al termine della sfida contro la Juventus valida per la 24^ giornata di Serie A

Alberto Giulini

Al termine della sfida tra Juventus e Torino, valida per la 24^ giornata di Serie A, il tecnico granata Ivan Juric, dopo essere intervenuto ai microfoni dei broadcaster, ha commentato la partita anche in conferenza stampa. Di seguito tutte le sue risposte alle domande dei giornalisti presenti in sala stampa all'Allianz Stadium al seguito di entrambe le squadre.

Qual è il primo sentimento dopo la fine della partita? E perché ha tolto Radonjic? “C’è delusione perché volevamo regalare ai tifosi un grande risultato ma non ci siamo riusciti. Ma c’è grande orgoglio. Abbiamo preso tre gol su calcio piazzato, ci sono state disattenzioni e significa che non siamo ancora una squadra vera per vincere questo tipo di partite. Radonjic? Lavoriamo sui piazzati e ci sono delle consegne, se uno non lo fa si paga. È importante avere una squadra con venti giocatori concentrati anche sui particolari, sul terzo questo gol ci è mancato”.

Questa sconfitta è una svolta in negativo per la corsa al settimo posto? “No, c’è tanta positività oggi. Noi dobbiamo fare un gran campionato senza frenesie. Oggi ho visto una squadra giocare bene a calcio e con personalità, ho spunti positivi e spunti negativi perché in questo momento siamo una squadra perdente”.

Una valutazione su Ilic? “Secondo me ha fatto una buona partita, i margini sono enormi. Non è ancora in condizione ideale e può crescere ancora tanto, scegliendo noi ha scelto un percorso alla Ricci. Oggi ha fatto bene, vi garantisco che può fare molto di più ancora. Possiamo guardare bene al futuro”.

Nel secondo tempo che cosa si poteva fare di più? “Il primo tempo è stato dominato, un peccato non averlo chiuso in vantaggio perché abbiamo avuto tutto, dominio e occasioni. Il secondo era alla pari, si battagliava. Poi nel calcio la decidono i particolari ed il valore dell’altra squadra sui piazzati è importante. Noi abbiamo preso la traversa con Linetty, loro hanno segnato su piazzato. Ma non ho visto un calo”.

Come giudica il percorso di Bremer? “Rimane il miglior difensore che abbia allenato e di difensori bravi ne ho avuti. Umanamente è uno spettacolo perché vuole migliorarsi sempre, sta migliorando sulla tecnica. Anche se oggi Sanabria lo ha anticipato sul gol. Ma voglio parlare di Schuurs che ha fatto una grandissima partita”.

Che effetto le fa perdere una partita del genere quando la Juve mette Chiesa e Pogba e lei ha pochi cambi a disposizione? “Penso che ci manchino un po’ di giocatori, come Vlasic e Lazaro che sono giocatori pesanti. Non ho tanta rabbia, ho la sensazione che questa squadra possa crescere tanto e dobbiamo pensare agli errori che abbiamo fatto. È un percorso e va bene, oggi vedo cose molto positive e voglio che questa squadra cresca ancora”.

Ci saranno conseguenze per Radonjic? “No, è venuto da me e neanche si è accorto del perché. Non è cattiveria, ma a volte ci sono giocatori che un po’ non vedono certe cose come importanti… ma non ci saranno conseguenze”.

Perché ha sostituito Karamoh? “Ha fatto bene e ha una voglia che lo porta a fare il gol. Radonjic aveva fatto una settimana spettacolare e pensavamo potesse fare bene perché ha potenziale, ci rimani male quando vedi che non è dentro al 100%...”.

Dalle sue parole sembra che lei voglia restare la guida del Toro in futuro… “Non voglio perdere altri giocatori, dipende da quello che si vuole fare. Se c’è volontà vera e seria, allora sì. Se l’andazzo è vendere giocatori, allora assolutamente no. Se vogliamo tenere questi ragazzi ed aggiungere altri pezzi, allora con grande forza”.

C’è un periodo in cui prenderà una decisione? “Prima mi devo meritare il Torino. Penso di aver fatto tanto, se me lo merito poi si vedrà. Ma è chiaro che perdendo sette titolari dell’anno scorso diventa dura, non è scontato mantenere la metà della classifica, figuriamoci fare qualcosina in più… Adesso è importante giocare bene, crescere e fare risultati. E poi si vede”.

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