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CONTROCORRENTE

Luci a San Siro. Toro, buio profondo

Luci a San Siro. Toro, buio profondo - immagine 1
Controcorrente di Gino Strippoli - Quaterna rossonera ma il Toro non entra mai in partita
Gino Strippoli
Gino Strippoli Condirettore editoriale 

Toro indietro tutta e le avvisaglie si erano già notate contro il Cagliari alla prima giornata di campionato. I granata contro il Milan al di là dei 4 gol subiti non sono mai riusciti a costruire un'azione di gioco. Si potrebbe anche dire che i due rigori sono dei rigorini, di cui il secondo davvero discutibile ma il Torino avrebbe ugualmente perso la partita vista la squadra per come si è comportata in campo. Troppo netta la superiorità rossonera con i giocatori di Juric sovrastati atleticamente, fisicamente e tecnicamente. Sin dai primi minuti Giroud e compagni hanno aggredito gli avversari alla ricerca del gol fino a trovarlo grazie ad una splendida azione finalizzata da Pulisic su assist di Loftus-Cheek. Milan sempre in attacco il leit motiv di tutta la partita con i granata che hanno patito la velocità di Leao, di Hernandez, di Pulisic. Il Toro non si è mai reso veramente pericoloso con un vero costrutto di azione che sa di calcio, tant'è che il provvisorio gol del pareggio di Schuurs è arrivato grazie ad un tiro sbagliato di Ricci con l'olandese in area a fare il centravanti ovvero quel centravanti che manca ancora al Toro, come alternativa allo sfortunato Sanabria.

Al di la della cronaca della partita c'è da sottolineare la pochezza dei singoli granata come Bellanova che è apparso sempre spaesato e fuori dal gioco di Juric. Viene da chiedersi dove sia finito quel giocatore che ha ben figurato con l'Under 21, capace di scavallare sulla fascia e mettendo in area avversaria dei cross sempre pericolosi. Ma non solo lui ovviamente, infatti c'è da chiedersi chi ha visto in campo Vlasic. Il croato è sicuramente giocatore di qualità ma attualmente appare fuori condizione. La retroguardia granata, da Schuurs, il migliore tra i granata, a Buongiorno e Rodriguez, è stato il reparto che più è stato in partita nonostante i 4 gol presi. Daltronde la linea di centrocampo formata da Vojvoda, Ricci, Ilic e Bellanova è apparsa leggera e frastornata dall'impeto rossonero ballando per tutti i 96 minuti di gioco. La costruzione di questa linea l'ha voluta Juric e dovrà essere lui a trovare una soluzione per ovviare ai troppi errori di impostazione ma anche ai pochi contrasti e duelli vinti in mezzo al campo. Il valore di Ilic e Ricci non si discute ma forse in mezzo al campo manca chi fa davvero legna per arginare gli avversari e i due non sembrano esserne capaci. Altra nota negativa contro il Milan: ad un certo punto i centrocampisti granata si sono accentrati lasciando più volte le fasce libere per i contropiedi rossoneri. Così non va proprio. Di certo ha ragione mister Juric quando dice che questa squadra appare più debole rispetto allo scorso anno. Dall'atletismo di Singo si è passati ad un Bellanova più tecnico sicuramente ma anche più leggero e Miranchuk anche se non correva molto in campo sapeva almeno mettere palloni precisi per i compagni. Contro il Milan a questa squadra è mancata l'anima granata, quella che si batte e si sbatte nono stante il forte avversario di turno. Invece già dopo il secondo gol preso non si è vista una minima reazione. L'infortunio di Sanabria e l'ingresso in campo di Pellegri stanno a testimoniare cosa manchi a questo Toro: un attaccante che veda la porta (Barrow è giocatore da 5 gol a stagione), un fantasista o mezzapunta e ancora un laterale sinistro vista l'attuale pochezza di Vojvoda.

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