Quarto derby dell’era Cairo, terza sconfitta, seconda scaturita da una azione viziata da fuorigioco che il segnalinee chissà perché non ha segnalato e prima volta però per il Toro che ha giocato il derby impensierendo il portiere avversario senza limitarsi a difendersi e sparacchiare nel vuoto come nelle occasioni precedenti.
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L’uovo (rotto) di Colombo
Dispiace averlo perso perchè mai come oggi siamo stati vicini a vincerlo cercando di giocare, purtroppo ormai la sterilità offensiva del Toro è sotto gli occhi di tutti e anche cambiando i giocatori d’attacco il risultato non cambia, forse il risultato può cambiare con qualche schema diverso dall’improvvisazione.
Barone è stato l’unico granata che ha impensierito Buffon, Stellone lo ha graziato spedendo fuori un pallone che era solo da insaccare, mentre Rosina ci ha provato da fuori area in situazioni molto difficili, anche se nella seconda conclusione era più opportuno passare la palla a Pisano solo all’interno dell’area, il capitano però voleva mettere il suo timbro sulla partita che fino al momento dell’infortunio stava giocando in maniera discreta riuscendo a impensierire gli avversari su tutto il fronte d’attacco e la smorfia al momento del cambio denotava tutta la sua delusione di non riuscire ad essere protagonista.
La differenza tra le squadre era evidente soprattutto in panchina più che in campo e i cambi fatti lo hanno dimostrato, Ventola ha dato più profondità e più fisicità di Rosina ma del capitano non possiede le qualità di tener palla e di puntare l’avversario, il secondo cambio ha dimostrato la voglia di Novellino di vincere la partita, però togliere uno dei migliori in campo per inserire una incognita mi è parso un azzardo forse Gasba doveva entrare prima al posto di Rosina oppure al posto di Stellone senza sbilanciare troppo la squadra, l’ingresso di Saumel poi ha tolto le geometrie che il miglior Corini dell’anno stava dando ai granata anche perché non veniva pressato sempre dai centrocampisti avversari.
Al contrario i cambi di Ranieri hanno migliorato la squadra perche Ariaudo è entrato per sostituire Zebina ormai con la spia rossa accesa, Nedved ha messo in campo l’esperienza che Giovinco non ha, infatti il nanerottolo pigiamato si è distinto solo per un assist a Iaquinta nel primo tempo e per una punizione nella ripresa, mentre Sissoko ha contribuito ad aumentare la fisicità e la tecnica del centrocampo avversario cosa che il vikingo Poulsen non era in grado di fornire.
Alla luce di questo si evidenzia che il non essere riusciti nei primi venti minuti ad avere ragione di un avversario debole è stato alla fine deleterio e pensare che i primi venti minuti del Toro sono stati veramente buoni tanto da far maledire perché non fossero stati esibiti anche contro avversari più deboli, vedi Chievo e Reggina su tutte.
Non mi soffermo sull’irregolarità del gol perché è da deboli attaccarsi a queste cose però per la seconda volta perdiamo un derby perché un guardialinee è piazzato male; che il guardialinee però non fosse in giornata si era capito già dall’inizio quando non ha concesso l’angolo su una sparecchiata in tribuna di Chiellini per anticipare Rosina.
Mi soffermo invece sull’errore di Colombo, non si può perdere l’uomo in maniera così banale in area senza che ci siano blocchi o irregolarità. Il terzino si sta piano piano facendo l’esperienza in serie A e dopo le prime sconcertanti apparizioni, dove si vedeva palesemente che gli tremavano le gambe dalla paura e dalla insicurezza, ora appare decisamente migliorato, sicuramente soffre di poca autostima, ma per diventare un giocatore di categoria deve ancora migliorare parecchio anche se la grinta è quella giusta per un giocatore da Toro, ora comunque rientra Rivalta e la sua maggiore esperienza sarà più utile dell’esuberanza di Colombo per raggiungere la salvezza.
Questo è l’unico cambio che apporterei nei primi nove giocatori, per quanto riguarda le punte invece non saprei che pesci pigliare se non quello di lavorare sul gioco d’attacco.
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