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Masina: “Il Toro è come una seconda pelle. Riscatto? Io vorrei restare”

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Adam Masina all'evento organizzato da Suzuki. Le parole del giocatore
Redazione Toro News

Adam Masina questa mattina (giovedì 4 aprile) era presente all'evento organizzato da Suzuki. Sono stati piantati undici alberi nel parco che costeggia lo stadio Olimpico Grande Torino, questa l'iniziativa green del main sponsor del club granata. Il difensore del Torino era appunto lì a presenziare, prendendo parte all'evento. Diverse poi le domande poste a Masina dai giornalisti presenti. Di seguito le parole del giocatore arrivato sotto la Mole dall'ultima sessione invernale di calciomercato.

Sabato contro l'Empoli una partita importante e determinante, poi c'è il derby. Ma prima di pensare alla partita contro la Juventus, c'è l'Empoli. "Assolutamente, credo che per arrivare pronti al derby bisogna fare una grande prestazione contro l'Empoli, in modo da arrivare con le energie giuste. Poi settimana prossima penseremo a una partita importantissima per noi e per la città di Torino. Si sente già per le strade questa voglia di derby, l'energia, saremo pronti. Adesso però testa all'Empoli: sarà una partita molto difficile in casa loro, dove loro vogliono fare punti ma noi anche".

Per te sarà il primo derby. Sei un po' curioso? Senti già l'attesa? "E' bello respirare questa carica e quest'atmosfera in giro per la città. Molti tifosi ti fermano e ti chiedono il massimo impegno. Questo però non è mai mancato e sicuramente non mancherà in una grande partita come quella che sarà con la Juve, tantomeno nelle altre gare. Quest'anno dobbiamo sperare nelle performance di portare a casa più punti possibili".

Se ti chiedessero che cos'è il Toro, cosa risponderesti? "Mi sono trovato molto bene: città molto vivibile e accogliente, siamo contenti io e la mia faglia. Anche all'interno dello spogliatoio l'atmosfera è ottima. Lo stadio l'ho visto quasi sempre pieno, quindi posso solo che parlare bene della piazza di Torino, ma già era una cosa che sapevo prima di arrivare qui. Molti ragazzi che sono passati da qui mi hanno detto che quando vai via il Toro è un po' come una seconda pelle, sto vivendo queste sensazioni quindi sono sicuro che mi darà grandi soddisfazioni ancora".

Parlando del verde della città, in merito all'iniziativa di Suzuki anche, che cosa ti ha colpito? "Sinceramente mi ha colpito molto questo aspetto molto verde, anche passeggiando lungo il parco del Valentino. E' una bellissima area che non sapevo esistesse a Torino. Ho inoltre scoperto che è una tra le città più verdi di tutta Italia, quindi questo mi riempie d'orgoglio e sono molto contento di godermi anche la città, assolutamente".

Vorresti rimanere qui a Torino? "Mi piacerebbe, perché ci stiamo ambientando molto bene. Poi dopo ovviamente non sappiamo cosa ci aspetta dal futuro, però sicuramente sarebbe una buona opzione".

Avete già iniziato a parlare della possibilità del riscatto del cartellino? "Sì il Toro ha l'opzione, ma al momento non ho parlato né col mio agente e né col direttore. Faranno loro, troveranno un accordo. Non credo ci sarà alcun tipo di problema in un caso e nell'altro".

C'è la consapevolezza di raggiungere un obiettivo così importante come l'Europa? "Da un lato penso sia importante guardare lontano, ma dall'altro anche focalizzarsi negli impegni settimanali lo è. Tra l'altro sono quelli che possono portarci a un passo dall'Europa, quindi se iniziamo a guardare troppo lontano ci dimentichiamo di quello che possono essere le partite settimanali. Quindi al momento credo che l'importanza sia concentrarsi sulle performance che portano ai risultati e da lì vedremo a fine anno dove saremo".

Come descriveresti lo spirito Toro? "Lo spirito Toro si può sintetizzare col dare il 100% sempre, fino alla fine. Credo sia importante trasmettere questo ai tifosi e loro lo trasmettono a noi. Siamo in simbiosi sotto questo punto di vista, siamo molto contenti dell'atmosfera che c'è allo stadio e spero che i tifosi siano orgogliosi di quello che vedono in campo. Sicuramente continueremo a dare il 100%".

C'è un posto particolare della città che ti ha colpito? "Una della piazze che preferisco in assoluto è piazza San Carlo. La prima impressione è stata fantastica, appena ho svoltato l'angolo ho detto: cavolo! Mi è piaciuta subito come città e quello squarcio mi è rimasto impresso".

Sei già andato a vedere qualche museo? "Sì ho già portato mia figlia al Museo Egizio e adesso in casa non si fa altro che parlare di questo. E' molto curiosa. E' anche una cosa molto simpatica".

Sei anche appassionato di motori? "No, non particolarmente. Mi piace seguire, ma non ho una grande passione per i motori".

Quanto ti ha aiutato la tua passione per la filosofia? "E' stata una passione che ho coltivato alle superiori insieme al professore, mi piace ricordarmi un po' quello che ho studiato. Ne stavo parlando giusto con lui l'altro giorno su alcuni scritti che mi vuole far avere. Sicuramente la filosofia mi ha aiutato in campo, può riassumere uno spaccato di vita. Può aiutare tutti quanti, a me ha aiutato tanto".

A Udine parlavi con Padelli, qua in squadra c'è qualcuno con cui confrontarti sulla filosofia? "Non tanto sulla filosofia, ma mi confronto molto su altro con Buongiorno e Gemello, gente che studia e a cui piace rimanere aggiornata".

Qual è il filoso giusto per il derby? "Bella domanda, ci penserò e vi farò sapere".

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