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Pirlo batte Giampaolo: il tecnico granata fa discutere per mosse e dichiarazioni

Il Confronto / Una Juventus molto brutta ma più motivata ribalta un Torino che al momento è sintetizzato dal sostituito Zaza che, anziché lottare con i compagni in panchina, va direttamente negli spogliatoi. E poi l'ingresso di Lukic...

Andrea Calderoni

"Le scelte di Marco Giampaolo all’Allianz Stadium hanno fatto e faranno discutere. Il suo Torino ha subito l’ennesima rimonta stagionale e ha perso nuovamente il Derby della Mole. L’ha fatto contro una Juventus a tratti impalpabile. Alcuni elementi bianconeri sono apparsi spaesati e fuori completamente dal gioco. A decidere la contesa sono stati i cross, ovvero una delle armi meno utilizzate dalla Juventus di Andrea Pirlo fino all’altro giorno. Prima della partita contro il Torino, infatti, i bianconeri in Serie A avevano segnato soltanto un gol di testa, mentre con ieri sera sono diventati tre in un colpo solo. A favorire la Juventus la disposizione difensiva del Torino sui due traversoni di Cuadrado. “Perdiamo per dettagli, per virgole” ha detto al termine della partita Giampaolo. Un'affermazione che stride con la realtà considerati i 6 punti in 10 giornate del Torino.

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ATTEGGIAMENTO MENTALE - I dettagli fanno la differenza e il Torino puntualmente si fa trovare impreparato quando deve curarli. Tuttavia, i problemi granata appaiono più profondi. La “prestazione” in panchina di Giampaolo non ha convinto fino in fondo, così come quella davanti ai microfoni. Come detto, la sua analisi del match sembra minimizzare una falla del sistema granata abbastanza evidente e preoccupante. Il momento del Torino di Giampaolo si potrebbe sintetizzare nell’uscita dal campo di Simone Zaza. Un giocatore che incarna lo spirito di una squadra in cui gioca non può permettersi in un Derby di non soffrire insieme ai propri compagni in panchina. Significa non avere a cuore la causa, significa pensare per sé. Lo spunto dell’uscita di Zaza, pertanto, non potrà essere banalizzato con un semplice “è stato dettato dall’adrenalina del momento”, ma dovrà essere analizzato nel profondo da Giampaolo.

PRESTAZIONE DEL MISTER - L’uscita di Zaza ci porta alle considerazioni sulle sostituzioni effettuate da Giampaolo. Far entrare un reduce dal Covid come Sasa Lukic (aveva nelle gambe un allenamento e mezzo) per l’ultimo quarto d’ora abbondante significa bocciare in toto gli altri componenti della panchina (esclusi naturalmente Gojak e Vojvoda, anch’essi appena recuperati dal Covid). E il più bocciato di tutti è senz’ombra di dubbio Federico Bonazzoli. Inserire Lukic, un centrocampista/incursore, al posto di un attaccante puro come Zaza in un momento di sofferenza significa poi lanciare un messaggio negativo ad una squadra che nel secondo tempo aveva già arretrato il proprio baricentro sul limite della propria area di rigore. Giampaolo ha giustificato l’ingresso di Lukic, dicendo che è un giocatore che aiuta nelle ripartenze. L’idea è corretta, ma ovviamente il serbo non era al meglio. E poi qualche correttivo sulla mediana si poteva forse apportare per tempo, considerato che Meité, Linetty e Rincon sono arrivati allo sprint finale appannati nella testa e nelle gambe. Dunque, nella partita più importante della sua gestione, al ritorno dal Covid, Giampaolo fa discutere e farà discutere anche nei prossimi giorni, perché, si sa, il Derby perso in rimonta è più difficilmente smaltibile di qualsiasi altra partita.