"Come da tradizione nel day after di ogni partita, siamo di nuovo pronti a dare la "Parola al Mister" Rosario Rampanti. Tanti i temi da toccare nel post Torino-Crotone: da un Ljajic ritrovato, al ritorno di Belotti, fino a Mazzarri e al futuro che attende questa squadra.
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Rampanti: “Ljajic, il periodo fuori è servito. Il lavoro di Mazzarri sta venendo fuori”
Parola al Mister / Il nostro Serino Rampanti analizza la vittoria per 4-1 contro il Crotone: "Belotti ha incanalato la rabbia nel modo giusto. Ljajic è rigenerato: tutti ne traggono beneficio"
"Serino, seconda vittoria (nettissima) consecutiva. Che Toro è stato quello visto contro il Crotone?
"Nel calcio vanno sempre fatte tante considerazioni. Se per ipotesi, ad esempio, il Toro non avesse fatto un bel risultato a Cagliari, anche questa partita sarebbe stata un problema. Ci sarebbe stato un problema ambientale tremendo da sopportare per i giocatori. La ruota ha cominciato a girare nel verso giusto. Ieri si è visto un Toro che sta riprendendo fiducia: come già detto, Mazzarri ha da lavorare molto. E con questi sei punti in due partite, s'intravvede la possibilità di un miracolo non così impossibile...
"Tra i fattori della partita contro il Crotone, c'è sicuramente il ritorno di Adem Ljajic. Il fantasista ha messo lo zampino in tre gol e ha corso più di qualsiasi altro granata.
"Io non avevo guardato i numeri, ma ieri ho visto Ljajic fare la mezzala e in passato non accadeva. E questo la dice lunga. Colui che guarda con superficialità può dire: “eh, ma allora perché non l’ha fatto giocare prima?”. Ma la questione è più profonda: Ljajic andava rigenerato, e per rigenerarsi un motore "di gioco" come lui aveva bisogno di una riguardata. Questo periodo gli ha fatto bene, ha guardato il lavoro dei compagni, ha parlato con tutti, e ora abbiamo un Ljajic tirato a nuovo. La domanda vera è: quanto durerà questo Ljajic? Purtroppo non sappiamo la risposta... Quel che è certo, e l'ho sempre detto, è che quando passa da lui la palla canta, e che da questo Ljajic ne hanno tratto beneficio tutti quanti: oltre ad essere un giocatore da assist è anche uno che aiuta i compagni. Perché una squadra funziona quando ognuno dei suo componenti è altruista.
"Mazzarri ha detto che il 3-4-3 visto ieri può essere il modulo del futuro. Cosa ne pensi?
"Ci può stare. Davanti si gioca come Miha, ma con uno in più dietro sei meno esposto agli avversari. La novità di Mazzarri è solo questa: si è protetto di più, e alla lunga questo atteggiamento è sicuramente più redditizio perché la squadra è più equilibrata. Perché hai uno in più in difesa, ed è più difficile per gli altri farti male.
"Tra chi ha tratto beneficio da Ljajic c'è sicuramente Belotti, che è tornato a segnare e lo ha fatto in grande stile con una tripletta.
"In questi giorni ho pensato ad un episodio del mio passato. Mi ricordo di Combin che una volta, dopo un 4-0 in cui non aveva segnato, si era un po' ubriacato e aveva preso una sberla da Fabbri. Era arrabbiato per non aver fatto gol. Mi sono chiesto quanto fosse arrabbiato Belotti dopo il 4-0 di Cagliari, e ho visto che ieri lui ha incanalato questa rabbia nel modo giusto. Lui deve essere rabbioso: gioca di forza e di potenza. Non è un giocatore di rapina, ma di prepotenza. E in questo la presenza di Ljajic conta tantissimo, perché oltre a Iago, Belotti ha anche la variabile del serbo per ricevere assist. E potenzialmente ha anche quella di Baselli, che deve tornare sui suoi standard. Baselli in questo modulo forse è un pochino snaturato, ma si potenzierà anche fisicamente e diventerà più continuo. Migliorerà col tempo, ne sono sicuro, Bisogna aver pazienza nel giudicarlo.
"Chi non sbaglia (quasi) mai una partita è Iago Falque...
"A parte il record personale, che batterà sicuramente, è un giocatore maturato tantissimo. Iago è sicuramente quello che ha dato più soddisfazione alla società in questi due anni, il più continuo. E’ un giocatore eccezionale secondo me, e l'ho già rimarcato più volte.
"Tra gli esordi di ieri c'è anche quello di Bonifazi dal 1', e quello di Buongiorno in Serie A. Quest'ultimo, però, macchiato da un infortunio che impedirà al Primavera di scendere in campo nella finale di Coppa.
"Bonifazi ha fatto una grande Serie B l’altr’anno e dunque ha fatto il suo rodaggio tra i professionisti. Per vari motivi non aveva giocato, ma sta dimostrando affidabilità. E’ giovane e bisogna aspettare, ha un gran fisico e ha dimostrato di saperlo usare. Nella sua semplicità penso abbia fatto bene, il giudizio è positivo. Il Torino a fine anno dovrà fare un'analisi molto ampia sulla situazione della rosa, secondo il mio modesto parere. Su Buongiorno, salterà purtroppo un bel po’ di partite. Dispiace, perché quando un giocatore merita ed è una promessa già nel giro della Nazionale, dispiace sempre. Però quando si è giovani queste cose ti fortificano, e quando tornerà sarà più forte di prima. E se è stato fatto esordire così vuol dire che Mazzarri vede grandi qualità in lui.
"Parte dell'opinione pubblica granata aveva già messo alla porta Mazzarri dopo i recenti deludenti risultati. Pensi che questo sia l'inizio di un nuovo percorso?
"Voglio fare una premessa, rispondendo ad alcuni tifosi che hanno commentato i nostri precedenti articoli. Nella mia carriera ho avuto a che fare con tanti allenatori: Rocco, Bearzot, Fabbri, Cadè, Giagnoni, Vinicio, Pesaola, Toneatto, Seghedoni, Caciagli e anche Vicini nell'Under 21. Come Presidenti ho avuto, tra gli altri, Pianelli, Ferlaino e Anconetani. Secondo te, con queste premesse, non sono in condizione di fare considerazioni su Mazzarri o su Cairo? Siccome mi ritengo abbastanza equilibrato nei giudizi, dopo tutti i personaggi che ho conosciuto, ti posso assicurare che con Mazzarri e Cairo il Torino è in buone mani. So bene che mi arriverà qualche insulto addosso, ma io la penso così. Io gli allenatori li distinguo in tre categorie: quelli che allenano la squadra, quelli che allenano i tifosi e quelli che allenano i giornalisti. Mazzarri è uno che allena la squadra, è uno che si dedica completamente a quello, ed è per questo che lo ritengo un ottimo allenatore.
"Che cosa vedi nel futuro prossimo dei granata da qui a fine stagione? Belotti ha dichiarato di sperare ancora nell'Europa.
"Mi fa piacere che Belotti si sia presentato ai giornalisti, sarebbe bello si presentasse sempre. Deve essere una speranza a cui aggrapparsi, ma io sono sicuro che il percorso di quest’anno ha insegnato tanto alla società sugli errori da non commettere più, e fungerà da svolta. L’esperienza di Cairo è completa e ha un allenatore con cui può puntare a fare delle cose un pochino più grandi, perché Mazzarri è un allenatore completo. Nel passato, ha fatto fare il salto di qualità al Napoli, ha allenato l'Inter e anche all’estero, ha voglia di fare e ha grandi competenze.
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