"La carota e il bastone, questo quello che sembra attendere il Torino nella stagione 2017-2018 che si aprirà tra meno di un mese con i primi ritiri delle squadre di Serie A. Carota perché, con l'ampliamento delle squadre che accederanno in Champions League, si abbassa di una posizione in classifica anche il requisito per accedere all'Europa League, il vero obiettivo dichiarato della dirigenza granata come culmine del biennio sotto la guida tecnica di Mihajlovic.
toro
Se un posto in più non basta: Toro, la concorrenza per l’Europa è agguerrita
Campionato / La riforma della Champions libera un posto anche per il secondo torneo continentale: ma non bisogna illudersi che per questo sarà più facile
"Basterà dunque anche un settimo posto per entrare nella seconda competizione continentale 2018-2019, sempre ammesso e non concesso che la Coppa Italia sfugga alle prime sei della classe (ma considerando il divario tra le grandi e le altre è uno scenario assai improbabile).
"C'è però anche il bastone: le avversarie stanno salendo di livello, e non è una differenza da poco. Juventus, Roma e Napoli sembrano restare le migliori del lotto, il Milan si sta rinforzando con aggressività sul mercato, l'Inter con Spalletti può avere garantita una guida solida e di alto livello, e anche la Fiorentina pare fare sul serio (interessandosi anche, tra gli altri, a Baselli). Con la Lazio che tratta sì Keita e Biglia, ma resta ambiziosa, e un'Atalanta indecifrabile, come spesso accade alle sorprese di ogni stagione, insomma, la concorrenza per il Toro sarà agguerrita e ben organizzata.
"Per questo in casa granata bisognerà lavorare con la consapevolezza che davanti quest'anno non si scherza, e che la corsa al ribasso al sesto posto dell'annata appena conclusa potrebbe essere un lontano ricordo. Le concorrenti stanno mostrando intraprendenza e voglia di uscire allo scoperto, il Toro dovrà adeguarsi: non basterà un posto in più, quest'anno, per fare sconti nella corsa europea.
© RIPRODUZIONE RISERVATA