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Sorridente e fiducioso: Miha respinge la crisi e difende il progetto Toro

Sorridente e fiducioso: Miha respinge la crisi e difende il progetto Toro

Il tecnico appare abituato a trovarsi nell'occhio del ciclone: porta avanti le proprie scelte, tra cui il modulo, e sente la fiducia della società

Federico Bosio

È un Sinisa Mihajlovic sereno, quello che ieri pomeriggio si è presentato in conferenza stampa per la presentazione della sfida odierna tra il suo Torino e l'ostica Roma: una partita assolutamente non banale per il tecnico ed i suoi ragazzi, in primo luogo considerando la caratura dell'avversario ma anche - e sopratutto - in relazione al periodo negativo dal quale i granata sono reduci. Proprio per questo motivo ha quasi stupido i presenti l'atteggiamento del serbo nell'occasione, sorridente e tranquillo: poche, pochissime critiche alla propria squadra e tanta fiducia espressa nei confronti del gruppo a sua disposizione e del proseguo della stagione.

La conferenza sembra far emergere il ritratto di un personaggio abituato a trovarsi nell'occhio del ciclone, ad affrontare la critica e se necessario l'opinione pubblica, senza accusare eccessivamente la pressione ma anzi reagendo appunto con tranquillità. Il Torino sta attraversando un periodo tutt'altro che positivo? Miha minimizza: “Sarei più preoccupato se non creassimo occasioni. Sicuramente gli ultimi due pareggi contano molto perchè i punti persi sono importanti. Ma bastava fare una vittoria in più e saremmo quinti. Invece per questi due punti in meno è successo il finimondo, ma è anche giusto.” Parole di un condottiero che appare assolutamente consapevole della fiducia della società nei suoi confronti, e fiducioso riguardo alle potenzialità del gruppo che ha a disposizione.

Vero - ammette - è già stato perso qualche punto di troppo, ma l'atteggiamento è quello di chi respinge i venti di crisi e salva quanto di buono fatto sino a questo momento, continuando a portare avanti e sostenere i propri principi. Tra questi, anche il modulo utilizzato: lo spesso criticato 4-2-3-1. "Lavoriamo molto individualmente, con i difensori: se se prendiamo dei gol di troppo non è questione di modulo, perchè l’anno scorso ne abbiamo presi tanti anche col 4-3-3, che è meno offensivo. L’anno scorso, comunque, abbiamo fatto anche degli errori di reparto. Quest’anno no, sono errori individuali”. Errori dei singoli - in difesa ma anche sotto porta - ed errori del VAR: ecco la motivazione che Mihajlovic attribuisce agli incidenti di percorso accorsi finora.

Sembra quindi una versione tutta nuova del tecnico granata, più pacato, sereno, fiducioso e consapevole. Anche in relazione all'avversario di giornata, parole schiette e senza fronzoli:"Sono più forti e serve l'impresa" Un pensiero ed un atteggiamento sicuramente differente rispetto - ad esempio - a quello che l'aveva contraddistinto nella presentazione del match contro la Juventus. Miha allontana critiche e malumori, prende il positivo di quanto fatto finora e crede nel progetto di questo Toro: adesso tutto l'ambiente granata attende il responso del campo, con la consapevolezza che anche il tecnico appare aver mutato il proprio atteggiamento, virando verso una maggiore serenità e fiducia nel proprio gruppo.