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Torino, Berenguer scatta bene dai blocchi. Poi l’evitabile nervosismo

Focus on / Lo spagnolo dimostra buona forma e duttilità ma si lascia andare a un gesto di stizza al momento della sostituzione

Andrea Marchello

Il Toro ha concluso la prima dopo la sosta con un pari per 1-1 contro il Parma: una gara tutto sommato ben giocata dai granata, che ha visto il reparto offensivo sprecare qualche occasione di troppo. A fare bella figura è stato Alex Berenguer, autore di un’ottima frazione di gara. Lo spagnolo ha giocato 68 minuti ed è stato sicuramente uno dei migliori granata in campo (qui le nostre pagelle).

FORMA – Berenguer è risultato forse il più pronto fisicamente del Torino, e questo è in parte spiegato dalla struttura fisica brevilinea che lo caratterizza. Tale caratteristica gli permette di arrivare ad uno stato di forma elevato più velocemente rispetto ad altri compagni, e la prestazione di ieri all’Olimpico Grande Torino lo dimostra. Poi c’è da parlare del tema tattico: Moreno Longo lo ha schierato nel ruolo di esterno sinistro a tutta fascia (prima volta per lui quest’anno sotto la gestione Longo, dal momento che – per brevi parentesi – l’aveva ricoperto con Mazzarri). Berenguer ha risposto egregiamente non risparmiando corsa e gambe, e servendo pure un assist (a Nkoulou, sul corner). Con una bella apertura, lo spagnolo ha poi dato origine all’azione che ha portato al calcio di rigore sbagliato da Belotti.

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GRINTA – Decisamente il migliore dei suoi per tutto il primo tempo e fino al 68’, quando viene sostituito. Qui Berenguer ha macchiato la sua partita con un gesto di stizza sicuramente evitabile: avvicinandosi alla panchina per sedersi, si è tolto la maglia e l’ha gettata per terra arrabbiato. La sostituzione è stata causata da motivi tecnici: “Alex stava calando” le parole di Longo nel postpartita. A prescindere da ciò, il gesto di stizza al momento di accomodarsi in panchina è stato sicuramente qualcosa di evitabile in un momento in cui la squadra deve remare unita e compatta più che mai. Si tratta comunque di episodi che nel calcio accadono e, anzi, a vederlo con altri occhi il comportamento di Berenguer può essere interpretato come una dimostrazione di coinvolgimento e passione.