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Torino-Cagliari 2-1, Mihajlovic: “Società sempre vicina. E ci avevate dati per morti…”

Redazione Toro News

Poi, c'è spazio per una battuta, in riferimento a quanto detto in conferenza stampa ieri: "Sì, stanotte dormirò, spero senza incubi..." C'era paura di essere esonerato? "Secondo voi uno che ha fatto due guerre può avere paura di un esonero? Io non mi fascio la testa prima di rompermela. Ed è inutile sprecare energie mentali riguardo qualcosa che non decido io. Io penso a quello che posso fare io, a lavorare bene, in settimana ed in partita. Noi non ci siamo mai sentiti morti; semmai ci avete dato voi per morti", continua il tecnico, togliendosi un evidente sassolino dalla scarpa.

"Dovevamo mettere qualcosa del nostro per ribaltare il periodo negativo. Abbiamo qualità per mettere in difficoltà qualsiasi avversario. Ma senza spirito giusto, la qualità non serve. Adesso abbiamo una partita con l'Inter, partita difficilissima, ma andremo lì a fare la nostra partita. L'importante era recuperare i principi morali: era questo ciò che volevo da questa partita". 

Anche oggi il Toro ha preso gol al primo tiro in porta: "Se succede sempre ci si può appellare alla sfortuna ma non basta. Bisogna avere più rabbia nel difendere. E anche nell'attaccare, perchè oggi avremmo potuto segnare di più. E poi c'era anche un rigore per noi, che non so perchè non ci hanno dato. Con noi il VAR non esiste e quando esiste sbaglia..." E' andato a parlare di questo con Calvarese a fine gara? "Io se posso preferisco evitare di parlare male degli arbitri. Ma a fine gara sono andato a lui a chiedergli perchè non avesse fischiato un rigore per noi che mi sembrava palese. Lui mi ha risposto di aver sbagliato e di essere dispiaciuto. E allora, pace: è stato sincero".

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