"Io non ci pensavo a quel tempo, ma il sindaco di allora mi chiese di occuparmi del Torino, ci fu una lotta, lo presi perché mia mamma era una grande tifosa, molto prudente, super prudente, ma in quel caso era scatenata, voleva che lo prendessi. Se mi sento amato? Diciamo che per strada, dappertutto trovo simpatia, allo stadio ci sono contestazioni e fischi. Succede, alla fine uno deve andare avanti e fare cose migliori, sapendo anche quelli che sono i costi e i ricavi. Meglio avere attenzione, l’ho preso da un fallimento. Se compro lo stadio? Non ne abbiamo parlato seriamente, vediamo, parleremo ancora col sindaco, c’è una grande ipoteca, non credo che sia possibile."
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