"Il calcio è un gioco di squadra, ma soprattutto di due squadre: impossibile valutare il merito della prestazione di una senza che questa si intrecci in maniera spesso difficile da scindere con i meriti e i demeriti dell'altra. Una premessa forse scontata ma doverosa, che vuole in qualche modo spiegare come la difesa granata abbia ben figurato nel match di ieri contro l'Inter e come il mancato gol del temuto Icardi sia da attribuire anche ad una copertura ottimale da parte della retroguardia granata.
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Torino-Inter, la difesa gioca di squadra: Icardi è neutralizzato
Il reparto / Analizziamo il match di ieri reparto per reparto, partendo dalla retroguardia: qualche passaggio a vuoto fatale, ma nel complesso non si balla
"MOLINARO, BENTORNATO - Le fasce sono presto diventate presidio del Torino, con Zappacosta e Molinaro (davvero non giocava praticamente da 6 mesi?) bravi a strozzare sul nascere ogni velleità di Perisic e Candreva. I due per quasi un'ora non si vedono, poi l'ex Lazio emerge cogliendo un gol anche fortunoso - ma bravissimo a trovare lo spiraglio giusto in una porta affollata - mentre il croato negli ultimi dieci minuti, con la squadra granata sbilanciata (che rischio Miha!), rischia di colpire in più occasioni.
"ICARDI SCOMPARE - Semina il panico soltanto nei primi minuti Mauro Icardi, impegnato a rincorrere Belotti nella classifica marcatori, ma poi Moretti e Rossettini ne prendono le misure, e di lì il 9 nerazzurro non spaventa più. Ottime le marcature individuali dei due, soprattutto per quanto riguarda l'ex Bologna, che doveva riscattare quella sola disattenzione che costò un punto al Torino all'andata proprio allo scadere del match. Invece, questa volta, Rossettini è rimasto vigile e concentrato, non lasciando neanche un'occasione alla punta avversaria, se si esclude un tiro piuttosto casuale nel secondo tempo che Hart neutralizza con un riflesso felino.
"QUEI BLACKOUT DA CONTROLLARE - Purtroppo si sono però ancora viste tracce di eccessiva morbidezza, come in occasione del vantaggio targato Kondogbia, quando in cinque uomini non si è riusciti ad arginare il francese: un peccato capitale, raddrizzato comunque in parte da una prestazione all'altezza di un avversario che, nelle ultime due partite, aveva trivellato le difese avversarie con 12 reti. I granata ne incassano due, con la complicità del proprio portiere. Impossibile pensare di non concedere nulla a quest'Inter, ma la sensazione è che si siano davvero lasciate solo le briciole.
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