Toro News
I migliori video scelti dal nostro canale

toro

Torino, la lezione del derby: un po’ di umiltà non guasta mai

Editoriale / Tecnico e giocatori incassano una dura lezione. Non è un'eresia pensare ad un piano B più conservativo rispetto al 4-2-3-1

Gianluca Sartori

"Dopo ogni partita, c'è da analizzare quanto fatto, per correggere gli errori: il campionato continua, ci sono altre 32 partite da giocare. Ebbene, il Torino ha fatto il passo del gambero rispetto a quel derby del maggio scorso, quando (contro una Juve sicuramente più con la testa alla Champions League che al campionato) Mihajlovic vide sfumare la vittoria solo in extremis per una zampata di Higuain. Il Toro è rimasto scottato dalla poca umiltà con cui si è approcciato al derby, andando in panne alla prima difficoltà, con la squadra scesa senza la consapevolezza che all'Allianz Stadium sarebbero serviti novanta minuti di lotta.  

"L'approccio negativo del collettivo granata è stato evidente già prima della sciocca espulsione di Baselli. Un inizio balbuziente e tremolante: il primo gol regalato e il cartellino rosso ne sono figli. Forse c'era un'eccessiva convinzione di potersi confrontare da pari a pari contro la Juventus, andata poi a farsi benedire alla prima difficoltà. E preme osservare che il fatto di rimanere in dieci non è una scusante che possa permettere di non marcare in area durante i calci d'angolo, come successo in occasione del gol di Alex Sandro. Non fosse stato per Sirigu, il passivo sarebbe stato ben peggiore. Insomma, un po' di umiltà in più a volte non guasterebbe.

"Non guasterebbe nemmeno un piano tattico anti-grandi. L'idea di imporre sempre e comunque il proprio gioco è affascinante, ma concretamente non sempre praticabile. Se è piacevole il fatto che a vedere questo Torino non ci si annoia mai, è vero che nel calcio conta l'equilibrio e la concretezza. Sfidare la Juventus sul proprio terreno, con lo stesso modulo di gioco, si può fare se si dispone di un collettivo di livello paragonabile. E allo stesso modo si può rischiare un elemento non al meglio dal primo minuto contro il Benevento, non contro la Juventus (ogni riferimento a Niang non è puramente casuale, come si approfondisce in un articolo a parte).

"[fncgallery id="336197"]

Nulla è compromesso, in ogni caso: non si può e non si deve buttare via il bambino con l'acqua sporca. Il campionato è lungo, le potenzialità del Torino restano buone e le occasioni del riscatto non tarderanno ad arrivare, con il calendario benevolo che propone a Mihajlovic Verona e Crotone in successione. Il Torino rialzerà la testa a patto di non dimenticare la lezione più grande che la Juventus ha impartito: servono piedi per terra e umiltà.