"Il Torino ha perso in casa contro l’Inter capolista, di misura, e avrebbe meritato probabilmente il pareggio. Detta così, non ci sarebbe nulla di strano, nulla che potrebbe creare malumori: risultato che ci sta. Quello che desta qualche preoccupazione è la classifica, che vede il Torino nella “parte destra”, al termine di un ciclo delle ultime sei partite andate come peggio era difficile, con solo due punti conquistati.
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Torino: non perdere la bussola, ma non snobbare i problemi
Torino-Inter 0-1 / Correre ai ripari perché ci sono criticità che non possono essere snobbate, ma continuando a credere in questo gruppo
"Vogliamo essere chiari: il Torino non può essere soddisfatto dell’undicesimo posto attuale. Al quinto anno di gestione Ventura è lecito attendersi un salto di qualità. La buona notizia è che è appunto la posizione attuale, i conti saranno fatti a fine stagione. Ma il passo indietro a livello di risultati c’è stato. Ed è frutto senza dubbio di alcune defezioni pesanti (vedi Maksimovic, Gazzi, Avelar), dell'obiettiva difficoltà degli impegni (Lazio, Inter, Juventus e Milan sono superiori) ma anche di errori e problemi che non possono essere minimizzati: in primis l’incapacità della squadra nel giocare con la stessa intensità per tutta la partita. In secondo luogo, la criticità che i granata si portano dietro da agosto, che su queste colonne abbiamo da tempo evidenziato e che non può essere lasciata irrisolta: il passare sempre in svantaggio per primi. Ormai sono undici su tredici le partite ufficiali in stagione in cui il Torino ha preso gol prima dell’avversario.
"Attenzione, però: non è il caso di perdere la bussola. I problemi ci sono, vanno affrontati e risolti in fretta, ma sempre ricordando che le possibilità di togliersi delle soddisfazioni ci sono. Lo fa dire il fatto che la crisi è più che altro a livello di risultati; le prestazioni raramente sono mancate, non si può dire che il Torino abbia sbagliato del tutto le partite se non contro Chievo e Carpi. Correre ai ripari insomma, migliorando quel che c’è da migliorare per quanto riguarda la mentalità, ma continuando a credere in quello che si sta facendo. E magari recuperando qualche pedina fondamentale: è solo così che il Torino può uscire da questo momento negativo.
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