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Torino-Palermo 3-0, Di Benedetto: “Grazie ai ragazzi, il Toro è forte”

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Le dichiarazioni al termine del match di Coppa Italia dell'allenatore del Palermo Di Benedetto

Giacomo Stanchi

Il Torino vince convincendo contro il Palermo con un netto 3-0. I rosanero, dopo un primo tempo di livello, nella seconda frazione calano vistosamente lasciando il campo ai padroni di casa. I siciliani non hanno sfigurato per buona parte del match davanti ad un avversario di categoria superiore. Mister Di Benedetto ha lasciato alcune dichiarazioni al termine del match ai microfoni di Italia 1.

“L’importante oggi era fare la prestazione, era quello che avevo chiesto ai ragazzi. Davanti avevamo una squadra forte e organizzata, di categoria superiore. Sapevamo che saremmo stati in difficoltà, ho chiesto ai ragazzi di essere corti e organizzati e di pungere quando ci sarebbero state le occasioni. Devo ringraziare i giocatori per quello che hanno fatto oggi”.

Di che cosa ha bisogno il Palermo ora?

“Io mi porto dietro una esperienza fantastica e indimenticabile. Ora la squadra deve continuare a lavorare bene. Ho visto un gruppo disponibile che lavora bene. Dall’esterno alcuni dicono che la squadra non si impegna, non è così. In questo gruppo ci sono valori umani e tecnici, poi ovvio che questa sera c’era di fronte una squadra importante. Cosa serve lo sa la società, io vi assicuro che c’è una bella base su cui lavorare. Poi spetta alla società decidere cosa serve all’organico”.

Nel secondo tempo c’è stato un calo fisico o è il Torino che è cresciuto?

“Le qualità individuali del Torino in determinate zone di campo hanno fatto la differenza. Hanno gente brava nell’uno contro uno come Lukic, Aina, Radonjic. Quando hanno cominciato a strappare un po’ di più si è avuta la sensazione che noi potessimo calare. Nel primo tempo abbiamo tenuto bene, abbiamo concesso poche palle gol, eravamo corti e compatti e riuscivamo a ripartire bene, ma non siamo stati cattivi a ridosso dell’area di rigore. Poi nel secondo tempo le loro qualità sono venute fuori”.

Soddisfatto di quanto è accaduto oggi?

“Quando si perde non sono mai soddisfatto e bisogna dire che il passivo poteva essere maggiore. Forse sull’1-0 abbiamo avuto una palla buona con Brunori per pareggiare ma non siamo riusciti a sfruttarla e così poi il Torino è stato bravo a chiudere la partita. Nel momento in cui fanno il 3-0, la gara è chiusa. Ma devo fare i complimenti alla squadra. In dieci giorni hanno cambiato allenatore e hanno dovuto cambiare diverse cose, ma in fase di non possesso sono riusciti a non dare spazi al Torino tenendo botta contro una squadra di spessore”.

 

La società le ha detto qualcosa sul futuro?

“Sinceramente non ho avuto ancora comunicazioni. Ora rientriamo in albergo e preparo l’allenamento di domani mattina in attesa di sviluppi”.

Cosa è mancato nel secondo tempo?

“L’attenzione e la compattezza vista nel primo tempo, nella ripresa è calata. Ma non penso sia dovuto a un calo della squadra, semmai le qualità del Torino sono venute fuori, perché hanno calciatori bravi nell’uno contro uno. Questo ha fatto emergere difficoltà, e hanno trovato i varchi per fare gol. E’ anche normale, non è un discorso legato alla preparazione atletica. Inoltre ci sono dei nuovi arrivati che non hanno ancora i novanta minuti. Questi elementi, col passare dei minuti, sono scesi di condizione, ma è fisiologico”.

In vista del campionato cosa serve al Palermo?

“Ho avuto il piacere di allenare questi ragazzi per dieci giorni. Ho trovato una squadra molto unita nonostante quello che si dicesse fuori: concentrata, disponibile, applicata. Quello che può servire? Per me questa è una buona squadra, il tema dei rinforzi spetta alla società, abbiamo delle figure che si stanno occupando di questo. Io posso dire che il gruppo c’è e che la società sta lavorando per trovare quelle pedine che magari possano aumentare qualità ed esperienza, ma comunque il gruppo è valido per affrontare la Serie B”.

Quanto può incidere la situazione societaria, con la ricerca di un nuovo allenatore?

“Il fatto che la società si è presa un po’ di tempo dimostra la serietà di questo club, che non vuole fare una scelta affrettata e sta valutando i profili che devono essere idonei al gruppo di lavoro che c’è già. La squadra ha lavorato con applicazione e non si è distratta. Probabilmente nei primi giorni i ragazzi erano un po’ scossi per l’addio del mister al quale erano molto legati, ma si sono messi subito a lavorare per preparare la gara con la Reggiana e questa. Secondo me, anche si è perso, questa sera ha aumentato la fiducia dei calciatori”.

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