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Torino-Palermo 3-0, Pellegri: “Europa? Io ci credo. Siamo un gruppo compatto”

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Le parole del centravanti granata al termine della gara

Alberto Giulini

Al termine della gara vinta 3-0 contro il Palermo, in zona mista Pietro Pellegri ha risposto alle domande dei giornalisti presenti.

Il risultato è netto, sei soddisfatto della prestazione?

"Sì, sono soddisfatto e contento per la squadra perché era bene iniziare la stagione con una vittoria e lo abbiamo fatto. Ora siamo concentrati sul 13 perché abbiamo la prima di campionato contro il Monza".

Cosa ti ha convinto di più di questa prestazione del Toro?

"Abbiamo preparato bene la partita. Poi siamo un gruppo molto unito, se in campo un compagno è stanco c'è un altro che corre per lui. Siamo un gruppo coeso, la nostra forza è quella".

I tifosi sono critici per il mercato del Toro. Si sentono anche in squadra delle assenze come quelle di Bremer e Belotti?

"Su queste cose non mi sento di dare opinioni, non spetta a me. Ha parlato già il nostro capitano dopo la partita contro il Nizza e ha già detto tutto lui".

Come vivi il dualismo in attacco?

"Oggi sono entrato, ho fatto quello che mi ha chiesto il mister e ho rispettato i movimenti che aveva preparato per mettere in difficoltà la difesa del Palermo. Ho avuto la fortuna che la prima palla che ho toccato era quella ed è andata dentro. La fortuna insieme al lavoro che abbiamo fatto ci ha aiutato a vincere la partita".

Siete rimasti tu e Sanabria. Ti sono serviti i sei mesi dell'anno scorso per crescere?

"Io penso che il calcio sia come la vita, ci sono tanti momenti in cui sali e scendi. Fare sei mesi con il Gallo, che è un gran campione e professionista, mi ha aiutato. Allenarmi con lui mi ha dato benefici".

Juric aveva detto che l'obiettivo è l'Europa. Credi sia possibile?

"Io credo di sì. Poi se il mister ha detto che quest'anno il nostro obiettivo è quello, possiamo farlo tranquillamente. Non vedo perché no".

Il centravanti ha quindi parlato anche ai microfoni di Torino Channel: "Il gol è dedicato a mio nonno che in quest'ultimo periodo non sta molto bene".

Ti piacciono molto i bambini e sei sensibile con gli anziani...

"Posso sembrare un orso, ma dentro sono un pezzo di pane. Sono un ragazzo sensibile e che si fa toccare anche da cose che non lo riguardano".

Cosa ti piace fare nel tempo libero?

"Ultimamente ho giocato alla play station. Avevo smesso, poi con il ritiro ho ripreso la passione con i tanti tempi morti".

Hai un bel rapporto con Samuele Ricci...

"Sì, siamo andati in vacanza insieme a Mykonos e abbiamo fatto otto giorni e staccato un po' con la testa".

Ti trovi bene con lui come ti trovi bene con tutto il gruppo.

"Sì, a questo gruppo io mi sono anche affezionato. Ho ritrovato anche tanti ex compagni del Genoa come Armando, poi l'anno scorso c'era Rolly (Mandragora, ndr) e il mister che abbiamo già avuto. Gruppi così ne ho trovati poche volte, con tutti bravi ragazzi, senza invidia tra di noi".

Siete pronti per il campionato?

"Sì, siamo pronti. Il mister ci ha dato tutto quello che ci serviva. Iniziare con un risultato pieno era importante, abbiamo dato fiducia a tutti ed anche ai tifosi".

Cosa è successo tra primo e secondo tempo?

"Penso il Palermo nel primo tempo abbia retto di più il ritmo di gioco, erano più freschi. Poi magari non sono abituati ai nostri rirmi ed hanno un po' mollato".

Abbiamo visto un'esultanza particolare, come mai?

"Era una cosa che avevamo deciso con i miei amici. Mi avevano detto al primo gol di farlo, in nazionale mi ero dimenticato, questa sera no. Ha portato fortuna, speriamo di ripeterla...".

Cosa ti auguri per questa stagione?

"Di essere utile, di aiutare i compagni e per me di raggiungere tutti gli obiettivi che ci siamo posti con la società".

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