Una vittoria in rimonta mai ottenuta nella scorsa stagione
—Il Torino della stagione appena passata era sempre una squadra che ricalcava appieno il carattere battagliero del suo mister. Affrontare il Torino voleva dire sudare su ogni singolo pallone, complice il gioco molto aggressivo di una squadra che accettava (e accetta) l'uno contro uno. Allo stesso tempo però il Torino era una squadra che una volta che passava in svantaggio magari riusciva a strappare il pareggio, ma mai a vincere la gara in rimonta. Ottime prestazioni a livello di gioco, con il classico sistema riconoscibile di Juric, ma senza quella punta di cattiveria necessaria. La gara contro la Feralpisalò è importante, non solo perché i granata hanno trovato una vittoria in rimonta che mancava da più di un anno, ma anche a livello caratteriale. Si è vista una squadra cattiva fino alla fine, alla ricerca ossessiva del gol del vantaggio ma senza mai perdere la testa.
La corsa all'Europa passerà anche da questo elemento
—In quella che si preannuncia come una stagione dalle alte aspettative, il Torino sarà chiamato anche ad una maturità caratteriale. L'aggancio all'Europa passerà inevitabilmente dal saper gestire anche le situazioni di svantaggio. Non sarà tutto rose e fiori, le giornate di difficoltà ci saranno, ma saranno proprie quelle gare a fungere da "esame di maturità". Questa cattiveria si è vista contro i lombardi, ma non basta. Servirà ancora più rabbia agonistica nel corso della stagione. Perché il valore della squadra sì, si misura in base a livello di gioco e di giocatori, ma anche da queste situazione di difficoltà e dalla capacità di saperne venire fuori. Da Toro.
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