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Torino-Roma, Ventura contro Garcia: prudenza sfida spavalderia

I due tecnici / Il primo crede nel lavoro a testa bassa e in silenzio. Il secondo prova a scuotere l'ambiente con dichiarazioni forti: risultati, finora, altalenanti

Nikhil Jha

""La partita di oggi mi ha fatto capire che vinceremo lo scudetto". Apriti cielo. Queste le parole pronunciate da Garcia al termine di un controverso Juventus-Roma 3-2. Era la sesta giornata dell'anno passato, e questa frase fece scalpore nel mondo calcistico italiano. L'intento di Garcia fu chiaro sin da subito: scuotere l'ambiente, dare una scossa ad una squadra che rischiava di uscire ridimensionata dalla sconfitta in quello che era già uno scontro diretto per il titolo. L'incantesimo funziono per poco: dalla 17a in avanti i capitolini ottennero solo una vittoria in 10 partite, salutando con largo anticipo la corsa scudetto che vedeva nei giallorossi a sola rivale della Juventus. La carica che Garcia voleva dare allo spogliatoio si è rivelata un carico di pressione che la fragile piazza di Roma non è riuscita a sopportare. L'umorale ambiente della capitale si è sfaldato alle prime difficoltà, e anche se la stagione si è conclusa al secondo posto, l'annata è stata bollata come deludente, visti anche i 17 punti di distacco dalla capolista.

L'esperienza alla Roma è la prima fuori dalla Francia per Rudi Garcia

"Dall'altra parte, c'è un tecnico, Ventura, che ha sempre lavorato in silenzio, insistendo nel non fare proclami e nel non porsi obiettivi, anche se raggiungibili. "A Torino, se non conquisti un obiettivo prefissato, te lo porti dietro per tutta la  vita". Testa bassa e parole lasciate al campo, dunque. Una strategia che, in questi cinque anni, è sembrata funzionare, visto che il Torino, nel corso del tempo, ha non solo sempre raggiunto i traguardi minimi (promozione, salvezza, parte sinistra della classifica), ma ha anche saputo stupire al di là di quelle che erano le aspettative (Europa League). Certo, le richieste dei giallorossi sono di ben altra natura (il secondo posto in Italia è considerato come una sconfitta), ma non si può negare che comunque il lavoro di Garcia, al di là dell'ottima prima stagione, non sta dando i frutti che ci si attendeva. Gli si rimprovera, tra l'altro, anche una mancata evoluzione europeista, che è costata ai capitolini pesanti sconfitte in campo internazionale (1-7 contro il Bayern Monaco l'anno scorso e 6-1 contro il Barcellona pochi giorni fa), non ammissibili per chi ha intenzione, in poco tempo, di tornare ad essere competitivo anche in Champions.

Il tecnico granata Giampiero Ventura

"Una situazione delicata dunque per Garcia, che dopo l'imbarcata con i blaugrana è stato sconfitto anche dall'Atalanta in campionato, nel malcontento generale dei tifosi, sfociato anche in contestazione. La sfida di Torino assume così contorni delicati per la Roma e per Garcia, che non possono permettere alla testa del campionato di scappare. Davanti, però, ci saranno Ventura e un Torino che forse non vinceranno lo scudetto, ma hanno dimostrato che, se sono in forma, possono mettere in difficoltà chiunque.