Al Torino sta mancando in questo avvio di stagione quel cinismo realizzativo che permetterebbe ai granata di sfruttare quanto creato e vivere con meno apprensione i finali di gara. Un trend che si è ripetuto contro l'Inter, accendendo i riflettori sull'attacco e in particolare sull'unica punta, Antonio Sanabria.
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Torino, Sanabria fa bene da trequartista aggiunto. Ma al Toro servono i suoi gol
Torino, Sanabria lega il gioco e si propone come trequartista aggiunto
Fin qui, il paraguaiano ha segnato una sola rete e firmato un assist, entrambi nella gara d'esordio contro il Monza. Non di certo un bottino entusiasmante per un attaccante, che comunque in carriera non ha mai superato gli 11 gol a stagione. Ma va anche detto che fin qui Sanabria non si è proposto come la classica punta, svolgendo più il ruolo di trequartista aggiunto, come ha spiegato anche Paro nel postpartita: "Sicuramente fa un grande lavoro, ci lega tanto. Ci appoggiamo molto a lui per far inserire gli altri, venendo tanto incontro, è meno punta centrale e più trequartista". Parole quelle di Paro che testimoniano un apprezzamento nei confronti del giocatore, peraltro quasi sempre preferito a Pellegri fin qui.
Torino, Sanabria e l'aspetto realizzativo
Tecnico e staff granata sono quindi soddisfatti del lavoro del Sanabria trequartista, ma il Toro ha bisogno di più gol. Per questo motivo è lecito aspettarsi dall'attaccante un maggior peso realizzativo. Aspetto su cui Paro è stato ottimista, sottolineando come i movimenti del giocatore in area di rigore siano buoni e come gli sia solo mancata l'occasione giusta di andare a rete. Sanabria ci riproverà e già dal Sassuolo sarà chiamato a essere più incisivo. Questo vale per lui e anche per Pellegri, che ha sempre dimostrato una buona lena quando è stato chiamato in causa, ma è ancora a secco (annullata la rete col Lecce) in campionato. Il Sassuolo potrà essere quindi un banco di prova anche per gli attaccanti.
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