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Torino-Udinese 1-0, Nicola: “Applausi? Fanno piacere. Non parlo degli episodi”

Conferenza / Il tecnico friulano commenta la partita: "Peccato non aver raccolto nemmeno un punto"

Marco De Rito

Al termine della gara tra Torino e Udinese, interviene Davide Nicola. Ecco le sue dichiarazioni in conferenza stampa: "Nei 15' finali del primo tempo e tutto il secondo tempo abbiamo fatto molto bene, dando continuità a quanto fatto contro la Fiorentina. Siamo partiti contratti, ma quando ci siamo sciolti siamo cresciuti e siamo riusciti a fare un'ottima partita. Dispiace non aver raccolto bene perché secondo me abbiamo fatto bene".

Sui singoli e sull'accoglienza dell'Olimpico: "Dispiace per il rigore ma ha giocato una delle sue migliori partite in quella posizione. L'unica indecisione che ha avuto in fase difensiva si è trasformata nel gol, ma a parte questo ha fatto una prestazione sontuosa. Fa piacere tornare qui, ma quando torno da avversario cerco di curare i miei interessi. Per quanto riguarda il passato da calciatore invece fa sempre piacere essere ricordati".

Sugli episodi: "Non so se sia regolare o meno, a me non me ne frega niente degli episodi. A fine partita ho parlato con l'arbitro con grande educazione come è mio costume fare. Ma non mi piace nemmeno essere preso in giro sentendo qualcuno dire che Larsen ha "parato" il rigore. Ci sono studi e allenamenti specifici per questo, prende la palla con il gomito. Preferisco non aggiungere altro. Se mi riferisco a Mazzarri? Ho fatto una premessa ampia, Mazzarri non l'ho sentito parlare ma mi riferivo a valutazioni fatte da emittenti televisive. Il regolamento dice che se tu non aumenti l'ingombro non è rigore, nel tipo di intervento che ha fatto Larsen il braccio sinistro viene portato al corpo per non avere un aumento del volume".

Poi ancora: "La società deve esprimere il suo parare, io sono allenatore e parlo di campo. Non mi piace fare caciara, la forza di una squadra e di un allenatore è parlare della squadra e pensare a ciò che c'è da migliorare. La società invece ha il compito di tutelare la squadra, ma penso che lo facciano sempre con educazione".

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