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Torino, Vagnati in conferenza a 360°: “Mercato, Europa e rinnovi, la penso così”

Le parole del Direttore tecnico granata in conferenza stampa: dal mercato a Juric, passando per i singoli e per l'ipotesi U23
Gianluca Sartori Direttore 
Torino, Vagnati in conferenza a 360°: “Mercato, Europa e rinnovi, la penso così”- immagine 2

Il Direttore tecnico granata Davide Vagnati ha presenziato quest'oggi - mercoledì 14 febbraio - alla conferenza stampa di presentazione di David Okereke, nuovo acquisto del calciomercato invernale (Uros Kabic, di cui era prevista la presenza, non si è presentato per influenza). Vagnati ha presentato entrambi i nuovi profili, introducendoli prima del via alle domande e successivamente ha risposto in prima persona alle domande dei molti giornalisti presenti nella Sala Conferenze dello stadio Olimpico "Grande Torino". Di seguito le sue parole.

Il mercato lo avete fatto in base alle vostre esigenze economiche che erano limitate. Vuol dire che quest'estate sarete costretti a cedere giocatori? Ci sono problemi economici? "Non penso di poter dire questo. Abbiamo la fortuna di avere un presidente che anche in questa stagione ha dimostrato che, nonostante tante situazioni avrebbero potuto trasformarsi in potenziali vendite, abbiamo fatto in modo di poter tenere i ragazzi migliori. Abbiamo venduto solo Singo che tra l'altro aveva il contratto in scadenza 2024 e abbiamo acquistato parecchi ragazzi. Non ci sono problematiche importanti. Poi è chiaro che non si può solo comprare. In questo momento abbiamo valutato uscite di ragazzi che non erano più parte del progetto e sostituirli con ragazzi che potevano sia aiutarci nell'immediato che essere futuribili".

Quanto dispiacere c'è per aver visto il potenziale di Radonjic svanire nel nulla dopo diciotto mesi di impegno? "Ho sentito Rado anche ieri o l'altro ieri. È un ragazzo di cuore, non è cattivo. Purtroppo ha dei grandi limiti probabilmente di tenuta mentale, forse anche determinati carichi di lavoro non riesce a tenerli nel corso di una settimana. Aveva bisogno spesso di prendersi pause. Purtroppo non è una questione di Toro o di Juric. A certi livelli bisogna essere sempre sul pezzo e cercare di ottenere il massimo, lui questo non riusciva a farlo. Non è nemmeno più un ragazzino, se ha cambiato squadra spesso e volentieri significa che qualche problema c'è. C'è dispiacere, ma cerco di vedere il bicchiere mezzo pieno. Lo abbiamo preso in una situazione sua difficile, abbiamo investito una cifra non esorbitante, ci ha dato una mano in alcune situazioni risolvendo alcune partite. Adesso vedremo come andrà al Maiorca, poi decideremo il futuro quest'estate"

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