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Torino, Vagnati in conferenza a 360°: “Mercato, Europa e rinnovi, la penso così”

Gianluca Sartori Direttore 

C'è l'ipotesi di costruire una squadra Under 23? "È un pensiero che facciamo spesso col presidente, con Emiliano Moretti e con Ruggero Ludergnani. E' sicuramente una opportunità ma le opportunità bisogna crearsele nel momento in cui si possono fare seriamente. Io ho fatto la Serie C e so cosa vuol dire, è una cosa seria. Non possiamo fare una seconda squadra per arrivare ultimi o penultimi, ma bisogna farla cercando di creare valore per il club, e di fare risultati. E' una cosa che stiamo studiando, pensiamo che sia positiva anche per avere la capacità di prendere ragazzi all'estero che non vogliono più fare settore giovanile ma vogliono comunque stare in un club come il Torino giocando con i grandi. Ti dà l'opportunità di prendere questo tipo di profilo".

Quali sono i giovani da cui vi aspettate di più? "Difficile rispondere. Anzitutto perchè ci sono norme imbarazzanti. Abbiamo giovani di serie tutti a scadenza e capite che dire un nome di un giovane di serie in scadenza vuol dire fare un assist agli altri. Non abbiamo più la possibilità, come succedeva l'anno scorso, di fare un precontratto in addestramento con la facoltà unilaterale di fare un contratto. Adesso questo non esiste più e tutte le società sono costrette a investire e poi magari finire preda di altre società. Abbiamo sicuramente dei profili di un certo livello e non a caso la Primavera sta facendo un ottimo campionato. Qualche ragazzo che sta venendo a lavorare con Juric ci sta dando delle risposte anche sul piano fisico dove spesso si vede la principale differenza con i calciatori maturi. Chiaro che poi il passaggio in Serie A è veramente importante. Un conto è giocare per i tre punti e poi andare a bersi una birra con gli amici, un altro è giocare con gente di trent'anni che lotta per avere un contratto l'anno dopo. Abbiamo giocatori in prestito fuori come Dembelé, Horvath e Ilkhan che sono interessanti e ci possono dare linfa. Difficile dire chi potrà essere in pianta stabile con noi".

Da Ilic ti aspetti un miglioramento anche sotto il profilo caratteriale? "Sicuramente ha anche la capacità del tiro da fuori che purtroppo è una possibilità che a volte non sfruttiamo al massimo. Si può segnare anche con i tiri da fuori. Ivan ha grande talento, secondo me deve fare ancora la definitiva maturazione non tanto in termini di consapevolezza ma per diventare un giocatore decisivo come assist e gol".

Sei d'accordo che Juric è cambiato nel modo di fare, nel modo di essere e comunicare? "Io lo vedo sempre bello carico. Ha voglia di dare il massimo e di avere il massimo da tutti come è sempre stato. Poi è vero che a volte quando fa conferenze stampa ha un'attitudine un po' diversa, ma la scorsa settimana ha fatto una conferenza atipica... E' sempre bello carico e voglioso. Non vedo grandissime differenze. Ivan è sempre il guerriero".

Come giudica la crescita di Vanja?"Penso sia uno dei leader dello spogliatoio. Ha la giusta positività e il nostro carattere. E' evidente il lavoro che ha fatto il nostro preparatore dei portieri attuale ma anche Paolo Di Sarno negli anni scorsi".

Quale sarà il futuro di Seck? "È in prestito secco quindi tornerà sicuramente. Ho visto che all'inizio ha fatto bene lì da loro. Penso che non abbia sfruttato al meglio le possibilità, e ne ha avute. Aveva bisogno di cambiare, di alleggerire la testa, e di fare un'esperienza diversa. Penso che questo possa fare bene per la sua crescita".

 

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