toro

Toro, con il Sassuolo chi ben inizia…

Toro, con il Sassuolo chi ben inizia… - immagine 1
Inizia la nuova stagione nella massima serie per la squadra granata. Il Toro questa sera aprirá le danze contro la neo promossa Sassuolo, squadra ben allenata da Di Francesco, sicuramente uno dei tecnici, giovani, più promettenti nel...
Gino Strippoli
Gino Strippoli Condirettore editoriale 

Inizia la nuova stagione nella massima serie per la squadra granata. Il Toro questa sera aprirá le danze contro la neo promossa Sassuolo, squadra ben allenata da Di Francesco, sicuramente uno dei tecnici, giovani, più promettenti nel panorama calcistico italiano. Dopo la prova poco convincente contro il Novara e la dura sconfitta contro il Pescara la squadra di Ventura deve già riscattarsi cercando una vittoria che manca dallo scorso marzo, nella bufera olimpica decisa dal gol di Jonathas. Da troppo tempo i tifosi granata hanno dimenticato l' uscire dallo stadio con il sorriso della vittoria e contro il Sassuolo, può apparire strano, la sfida appare già delicata. D'altronde chi ben inizia e a metà del' opera e una vittoria eviterebbe già quelle polemiche che si stanno già addensando tra i tifosi per il possibile acquisto del non perdonabile Enzo Maresca ma anche per la posizione in campo  della stella granata Cerci che agirà da seconda punta al fianco del Ciro Immobile , già amato dal tifo granata. Oltre a questo da cornice, appunto, l' eliminazione dalla Coppa Italia ma digerita dalla tifoseria. Tanti sono i dubbi in questo organico ancora incompleto, primo fra tutti il Farneaud, regista! Giocatore lento e macchinoso, nonostante abbia un tiro potente e fisicamente appare imponente, é senza dubbio un buon interno per il campionato svizzero e forse lo sarà per quello italiano ma di certo non é un regista che sappia dettare nel 3- 5- 2 di Ventura i tempi di gioco. Ecco che viene spontaneo pensare al perché sia stato scelto quando si sapeva che le sue caratteristiche non contemplavano di certo quello di perno centrale di centrocampo. Già contro il Novara é apparso spaesato in quel ruolo, tant'è che è stato subito scalzato dal giovane Bellomo, giocatore di grande prospettiva, tecnica e intelligenza.  Questa sera il Toro si giocherá una bella fetta di credibilità sebbene sia alla prima giornata, credibilità legata non tanto al modulo di gioco ma al suo organico. Un Toro che potrebbe comunque risultare camaleontico visto che ha partita in corso il mister Ventura potrebbe anche affiancare a Immobile l'ex senese Larrondo con il ritorno di Cerci sulla fascia destra. D' altronde viene spontanea una riflessione: ma se Cerci gioca da seconda punta con Immobile centravanti chi inventerà i servizi-gol per le due punte? Bellomo che é l' unico capace di inventare gli assist , visto il suo passato di mezza punta, non può di certo fare il boia e l ' impiccato. Ecco perché i dubbi sulla posizione di Cerci é normale che si insinuino. Forse manca a centrocampo qualcuno che si interscambi con Bellomo e che sappia partecipare di più nella fase della costruzione del gol. El Kaddouri sin 'ora non ha convinto e poi non è propriamente un assist man. Ma pensando già a stasera il Toro dovrà stare molto attento alla velocità degli emiliani, sopratutto all' accoppiata Zaza-Masucci e alle incursioni di Missiroli, e visto che i difensori granata sono tutto fuorché veloci nel breve  dovranno stare molto attenti a non mollare le loro posizioni, aiutati dai due esterni Darmian e D' Ambrosio. Un partita che si deciderà a centrocampo dove Magnanelli, Kurtic e Missiroli potrebbero creare gatte da pelare per i granata. La qualità tecnica dei giocatori é dalla parte dei granata, così come il pubblico pronto a sostenere come sempre il Toro. Una vittoria serve come il pane ma non per saziarsi ma  per avere ancora più fame per dare il giusto percorso ad un campionato come sempre difficile. Tecnicamente e a livello di organico questo é un Toro che quest' anno vale e deve ambire tra l'ottavo e il decimo posto. I giocatori ci sono , quasi tutti, adesso sta a Ventura guidarli cercando di metterli al meglio in campo sfruttandone le loro caratteristiche.   Gino Strippoli   (foto M.Dreosti)