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Toro e Covid, Testi (Asl Torino): “Quarantena e protocolli: vi spiego”

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Il direttore del Dipartimento di Prevenzione dell’Asl di Torino si è concesso ai microfoni del Corriere Torino e ha spiegato i possibili scenari per il gruppo squadra granata

Luca Sardo

Al Torino nell'ultima settimana sono stati trovati positivi ben otto componenti del gruppo squadra: proprio per questo motivo l'Asl ha imposto alla squadra granata cinque giorni di isolamento a causa dei contagi Covid emersi negli ultimi giorni (QUI i dettagli). Dunque il Toro non potrà scendere in campo né questo pomeriggio alle 16.30 nel match che avrebbe dovuto disputarsi al Gewiss Stadium di Bergamo e nemmeno domenica nella gara casalinga con la Fiorentina (salvo improbabili cambiamenti di scenario). La Lega - nonostante questa situazione del Torino sia condivisa da altri club come Salernitana, Bologna e Udinese - ha deciso nel Consiglio straordinario di ieri sera di non rinviare le partite.

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LE PAROLE - Proprio in merito a questa situazione in casa granata, ai microfoni del Corriere Torino si è concesso Roberto Testi, direttore del Dipartimento di Prevenzione dell’Asl di Torino: "La quarantena per ora dura cinque giorni, ma dovremo essere flessibili a seconda di ciò che succede. Se nei prossimi tre giorni - continua Testi - non dovessero sorgere altre positività, potremmo autorizzare la squadra a riprendere solo gli allenamenti. Ma se emergessero altre positività, il periodo di quarantena potrebbe essere anche allungato". In base dunque a come si evolverà la situazione Covid nel gruppo squadra, la quarantena del gruppo squadra potrebbe diminuire o allungarsi:  "Sicuramente i calciatori del Torino rimarranno sempre controllati dal loro staff medico, che è di ottima qualità. Ma questi sono provvedimenti che prendiamo ogni volta che ci sono situazioni di questo tipo, che si tratti di calciatori o di qualsiasi altro cittadino. Noi facciamo il nostro lavoro a tutela della salute delle persone coinvolte - conclude infine il direttore del Dipartimento dell'Asl di Torino -, le istituzioni del calcio facciano le scelte che ritengono più opportune". Ora la speranza per i granata sarà quello di non avere riscontrare più positività nel gruppo squadra in modo tale da poter tornare ad allenarsi, nell'attesa che i positivi si negativizzino il prima possibile.

 

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